Ancora un drammatico caso di femminicidio. Ieri, Mercoledì 29 Ottobre, Franco Sorgenti, uccide la moglie, Laura Livi, consulente legale. La tragedia si è svolta in Umbria, a Terni, precisamente in Via Gramsci. Laura aveva 36 anni, il marito ben 66. I figli hanno 2 e 7 anni. L'orrore è avvenuto di notte, probabilmente verso l'1.30. I bambini già dormivano ed erano stati chiusi a chiave in una stanza dal padre. Una donna che abita nel palazzo accanto ha sentito prima un urlo poi un silenzio agghiacciante ed improvviso; immediatamente ha chiamato i Carabinieri.

L'uomo ha ucciso la moglie con due coltellate all'addome servendosi di un coltello da cucina di grandi dimensioni. Dopo aver commesso l'omicidio è uscito di casa e si è costituito. Il movente dell'assassinio è la morbosa gelosia che Franco provava nei confronti della donna. Molto probabilmente lei voleva lasciarlo. I due si erano conosciuti e innamorati all'inizio degli anni '90. Lui aveva alle spalle un altro matrimonio, conclusosi con il divorzio.

La famiglia di lei non ha mai visto di buon occhio l'unione, soprattutto per la grande differenza di età dei due che avevano 30 anni di differenza. I figli sono stati affidati proprio ai genitori materni. L'uomo ora si trova in carcere con l'accusa di omicidio volontario.

Ai Carabinieri ha immediatamente confessato: "Ho ucciso mia moglie". Il suo avvocato è Enrico De Luca. Il corpo della donna è stato trovato in cucina.

Amici, conoscenti e vicini di casa definiscono Franco un uomo tranquillo, sereno, e amorevole con i figli. Uno di loro dice: "Lui sembrava una persona tanto per bene, mai avremmo immaginato che potesse fare una cosa del genere".

Tuona indignata, addolorata e sconvolta la presidente della regione Umbria, Catuscia Marini: "Laura è stata uccisa soltanto perchè donna". Chiede a gran voce un cambiamento sociale e culturale che porti a un maggiore rispetto nei confronti della donne, troppo poco tutelate e spessissimo vittime di abusi fisici e psicologici e di femminicidi.