A pagare le conseguenze sono principalmente coloro che fuggono dal loro paese per cercare una vita migliore. Parliamo di persone del Secondo e Terzo Mondo, di esseri umani che fuggono perchè il loro paese non è più in grado di offrirgli niente. Attraversare quel mare e arrivare sulle nostre coste per loro significa la sopravvivenza e non importa se sono costretti a donare i propri organi in cambio di un viaggio, di una speranza di vita migliore. Non importa se non hanno la certezza che arriveranno sani e salvi o saranno inghiottiti dal mare. Da una parte dietro a questi macabri scenari ci sono medici, chirurghi, tecnici pronti a ricevere compensi.
Dall'altra parte gente facoltosa del Giappone, Canada, Taiwan, Stati Uniti, Arabia Saudita e Italia, capaci di sborsare molti soldi pur di vedere salva la loro vita, nonostante sappiano la provenienza illecita di quei organi.
Non importa se qualcun altro abbia dovuto soffrire. Il loro business non guarda in faccia nessuno. L'Italia, invece, sembra fungere da intermediario, tanto che a Roma cinque eritrei sono stati arrestati per scambio di migranti. Nel 2013, invece, fu la volta di Tauber Gedalya che venne arrestato a Fiumicino con un mandato di cattura internazionale emesso dallo Stato brasiliano per traffico illecito di organi. E' questo quello che succede in Siria, dove alcuni ribelli siriani, finanziati dall'Arabia Saudita praticano questa attività con fini di lucro per conto della Turchia.
In Turchia, invece, ad aspettare l'arrivo di questi esseri umani ci sono medici compiacenti e ospedali da campo attrezzati appositamente per tale fine. Molti donatori non sopravvivono all'intervento, alcuni di loro vengono proprio uccisi da colpi di arma da fuoco da parte di malavitosi e una volta fotografati i loro corpi vengono dati alle fiamme.
Due le città maggiormente coinvolte e denunciate, l'Antakya e l'Iskenderun. Parliamo di un giro d'affari di 1,2 milioni di dollari annui. Dove nascono guerre civili prosperano anche criminalità organizzate che vivono grazie a profitti illeciti dal traffico di organi.