A Gerusalemme, nella notte tra sabato e domenica, un gruppo di estremisti ebrei ha fatto razzia nella più grande scuola arabo-ebraica del Paese. La Max Rayne Hand in Hand Jerusalem School, questo il nome dell'istituto bilingue, ha perso un'intera classe per un incendio e si è vista decorare i muri con scritte razziste e cariche di odio come "Gli arabi sono il cancro", "Non si può convivere con un tumore", o ancora "Kahane aveva ragione" e "No alla assimilazione".

Dignitosa la reazione del direttore della scuola Shuli Dichter, che in una dichiarazione ha recentemente affermato: "Anche se riescono a sporcare i muri della scuola, non riusciranno mai a distruggere la nostra opera di cooperazione civile.

Continueremo a portare avanti il nostro progetto sociale ed educativo dove ogni giorno prendono posto 1200 studenti, 200 insegnati, e dove migliaia di famiglia benintenzionate sono coinvolte. Al fine di denunciare quest'atto vandalico, invitiamo tutto il pubblico israeliano ad unirsi a noi nella costruzione di una convivenza civile tra la comunità araba e la comunità ebrea".

L'attacco, inoltre, è stato aspramente condannato dal sindaco della città di Gerusalemme Nir Barkat, che si è espresso sull'accaduto dichiarando: "Non lascerò che la vita quotidiana degli abitanti venga distrutta da un gruppo di piromani e criminali". La reazione più feroce, tuttavia, proviene dai partiti arabi. Il Balad, ad esempio, definisce l'evento un attacco terroristico in piena regola, e condanna le autorità israeliane per non aver consegnato i delinquenti alla giustizia.

Lo stesso tipo di pressioni arriva anche dal ministro dell'istruzione Shay Piron, il quale reclama un provvedimento immediato da parte delle forze dell'ordine israeliane. A detta del ministro, infatti, tale atto metterebbe in dubbio tutte le proclamazioni democratiche perpetuate dello stato ebreo.

Al momento, comunque, l'unica reazione è stata quella degli studenti dell'istituto, che hanno deciso di recarsi a lezione come se nulla fosse successo, ignorando completamente lo spregevole accaduto.