È giallo sulla scomparsa della cinquantasettenne Gilberta Palleschi, segretaria regionale Unicef e insegnante di inglese scomparsa da Sora da sabato scorso. Da poco le autorità hanno ricominciato a fare rilievi e perlustrazioni sul fiume Fibreno nel luogo dove sono stati trovati un suo braccialetto e un mazzo di chiavi della donna. In un'intervista il fratello non si sbilancia: dice che non hanno ancora avuto notizie più precise da chi svolge le indagini e sottolinea che il suo pensiero sia che la sorella sia stata vittima di un'aggressione; ipotesi avanzata da lui stesso sulla base del luogo dove sono stati trovati gli oggetti.

Gli investigatori intanto cercano tutti gli indizi utili sulle rive dei fiumi e nelle strade; richiesto l'intervento dei sommozzatori che hanno scandagliato il fondo del fiume Fibreno. Gli inquirenti stanno indagando a fondo anche nella vita dell'insegnante single senza figli per conoscerne lo stile di vita. Ascoltati parenti, amici e conoscenti per cercare di ricostruire gli ultimi spostamenti della donna prima della scomparsa. Il fratello ha denunciato la sparizione nella mattinata di domenica 2 novembre e subito sono partite le ricerche nella campagna di Broccostella vicino al fiume dove la donna faceva sovente lunghe passeggiate. In effetti proprio in quella zona sabato pomeriggio un uomo a passeggio aveva rinvenuto una sim card (rivelatasi di Gilberta) vicino a un cellulare ridotto in mille pezzi, insieme a un paio di occhiali e a un auricolare rotto.

Il mistero si infittisce soprattutto se si considera che la donna, insegnante di inglese alle medie, era stimata da tutti; un profondo cordoglio ha colpito anche gli amici con cui la donna la sera prima aveva festeggiato Halloween in un locale e un comunicato ufficiale è stato fatto dalla sede provinciale Unicef di Frosinone e dalla sede regionale del Lazio.

Dopo il caso di Elena Ceste ancora aperto  e in attesa del 25 novembre 2014 data in cui ricorre la giornata mondiale per la sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, ci si augura che questo non diventi l'ennesimo caso italiano di femminicidio del 2014.