Gilberta Palleschi, la donna scomparsa da Sora il 1 novembre scorso, è stata ritrovata morta in dirupo di Campoli Appennino in zona San Martino, a portare gli inquirenti sul luogo del ritrovamento è stato il suo stesso killer, che ha confessato il delitto aggiungendo dettagli macabri. Antonio Palleschi, che nonostante il caso di omonimia non è parente della povera Gilberta, ha confessato l'efferato gesto, il muratore 43 enne che in sede di interrogatorio ha pronunciato frasi shock per descrivere gli ultimi istanti di Gilberta Palleschi è ora accusato di omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere. In molti si chiedono, si può morire così? Il racconto del muratore ha effettivamente dell'agghiacciante: si sarebbe avvicinato a Gilberta Palleschi per violentarla, poi stanco delle sue resistenze avrebbe perso la testa.

Gilberta avrebbe infatti tentato di difendersi dall'aggressione, ma sarebbe stata buttata per terra e presa a calci in testa, dopodiché il muratore, credendola morta, avrebbe deciso di caricarla nella sua auto e di gettarla nel dirupo, dove si sarebbe poi calato per finire l'insegnante con un colpo alla testa, sferrato con una grossa pietra.

Il giorno seguente il killer sarebbe anche tornato sul luogo in cui aveva occultato il cadavere per masturbarsi sul corpo della professoressa e denudarla dei suoi indumenti intimi.

Gilberta Palleschi, ultime news: il muratore verrà sottoposto a perizia psichiatrica

Il muratore, assicura il suo difensore Antonio De Cristofaro, si è pentito di quello che ha fatto ed è per questo che ha deciso di raccontare tutto, senza tralasciare i dettagli più crudeli. Il timore della famiglia è che alla fine il killer, per il quale verrà richiesta una perizia psichiatrica, venga considerato infermo di mente e non sconti dunque la pena massima. La popolazione, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, si è stretta intorno ai famigliari, circa 6.000 persone hanno preso parte ai funerali che si sono tenuti sabato 13 dicembre per salutare una donna amata e benvoluta in Paese che è andata purtroppo incontro ad una morte ingiusta.