Il 13 dicembre è stata aperta la pagina Facebook dal nome Veronica Panarello è innocente. Il primo messaggio è stato postato alle 22.13 e dice: "Innocente. Troppo facile accusare lei". Il gruppo sostiene l'innocenza di Veronica ed espone anche le motivazioni. I difensori di Veronica sostengono che una donna dal fisico minuto come il suo non era in grado di immobilizzare Loris per mettergli le fascette ai polsi. Il bambino si sarebbe divincolato e per lei sarebbe stato difficile tenerlo fermo. Poi avrebbe dovuto prenderlo e metterlo in macchina per poi abbandonarlo al Mulino, senza essere vista da nessuno.

Impossibile.

All'inizio delle indagini è stata sentita una vigilessa che ha affermato di aver visto la mattina della scomparsa di Loris, Veronica vicino alla scuola. Successivamente la dichiarazione è stata ritrattata, perché la donna non è convinta che fosse proprio quello il giorno. Qualcuno si chiede se dietro a questo cambio di rotta ci sia qualche minaccia. Una bambina ha visto Loris comprare un panino e sul social c'è chi si domanda che fine abbia fatto questa testimone. C'è chi, pienamente convinto dell'innocenza di Veronica, suggerisce di indagare sulla sorella e sulla madre della ragazza.

Francesco Panarello, padre di Veronica ha ringraziato sul social tutte le persone che in questo momento stanno sostenendo la figlia, esprimendo il desiderio di riabbracciarla e ribadisce la sua innocenza.

In pochi giorni la pagina ha ricevuto 1.600 mi piace e 945 persone ne parlano e il numero tende a salire. Al nonno paterno di Loris Stival evidentemente l'iniziativa non è piaciuta come ad alcuni esponenti della sua famiglia, tanto da chiederne la chiusura. La risposta è stata un secco NO.

La richiesta del nonno di Loris e la risposta immediata

L'uomo con un semplice messaggio rilasciato il giorno di Natale, ha chiesto di farla finita con "questo cortile pubblico" e di rispettare il dolore della sua famiglia.

Vorrebbe che la pagina venisse chiusa e di lasciare alle autorità competenti le indagini e non postare i film mentali di gente che parla per il solo piacere di aprire la bocca.

I creatori della pagina non hanno tardato a rispondere. Loro sono convinti dell'innocenza di Veronica e su Facebook continueranno a sostenerla. La pagina non sarà chiusa, perché non offende nessuno, tanto meno la famiglia Stival. Solo per il fatto di vivere in un Paese libero, possono esprimere il proprio giudizio senza che nessuno gli chiuda la bocca. Come finirà il braccio di ferro tra la famiglia Stival e Panarello?