Non si placa lo sdegno dell'opinione pubblica nel ragusano per la tragica fine di Andrea Loris Stival, trovato morto il 29 novembre 2014, di soli 8 anni: per questo terribile delitto è sospettata la madre, la 26enne Veronica Panarello, attualmente ristretta in carcere, che comunica solo tramite il suo legale. Per motivi di sicurezza la giovane madre, che ha un altro figlio di 4 anni, non ha potuto prendere parte alla cerimonia funebre, anche per evitare contestazioni che avrebbero offeso la memoria del bimbo.



Dopo essere stata trattenuta nel carcere di Catania la Panarello è stata portata ad Agrigento.

La Panarello è tutelata dall'Avv. Villardita, che è al suo fianco sostenendo la tesi di una non colpevolezza. La donna avrebbe mentito su alcune circostanze ma è doveroso interrogarsi sul suo effettivo stato mentale, in quanto è chiaro che apprendere che un figlio così piccolo sia stato ucciso può causare seri danni all'equilibrio psicologico di un individuo peraltro giovane e con inquietanti precedenti (Veronica Panarello ha in passato tentato di togliersi la vita in due occasioni).



Suo padre non l'ha abbandonata nel momento più duro. Le ha fatto avere vestiti in carcere. Vestiti che la stessa aveva espressamente richiesto ai familiari. Veronica cerca ora un contatto con Davide, il marito, di professione autotrasportatore.

L'uomo è inevitabilmente disorientato dalla gravità della situazione. Mai si sarebbe aspettato di trovarsi in una situazione così difficile da un giorno all'altro, con la moglie accusata di avere strangolato il primogenito mediante fascette da elettricista. Inizialmente molto perplesso, l'uomo ha successivamente preso le distanze dalla donna, che cerca di riavvicinarlo dal carcere, domandando come può dubitare di lei fino a impedire l'ingresso in Chiesa del "cuore floreale" da lei inviato.

L'uomo ha così avuto occasione di chiarire che non è stata una sua scelta precisa, in quanto non aveva notato l'omaggio floreale, anche perché l'uomo è entrato in Chiesa utilizzando un'entrata laterale.