Ė allerta massima anche in Italia dopo gli attentati di Parigi ed alla comparsa di un video minaccioso in cui scene di esplosioni e distruzione vengono alternate con immagini dei luoghi più significativi di Roma. L'allarme è stato lanciato dall'americana NSA. La minaccia proverrebbe dai cosiddetti "foreign fighters", aspiranti terroristi (perlopiù occidentali) partiti per l'Iraq, Afghanistan o Siria allo scopo di diventare dei perfetti guerriglieri, per poi tornare nei loro Stati d'origine, addestrati alla guerra ed alla morte.

Il capo della polizia Alessandro Pansa ha quindi inviato una circolare ai prefetti di tutta Italia per aumentare le misure di sicurezza in caso di un possibile attacco terroristico.

"L'attuale scenario internazionale - si legge nel documento - necessita di una rivisitazione delle disposizioni di sicurezza e degli obiettivi da sottoporre a vigilanza". Dovranno essere controllati metal detector, blindature e video di sorveglianza collegati con le sale operative delle forze dell'ordine. Strutture a rischio attentato sono considerate non solo luoghi di culto e preghiera, ma anche redazioni giornalistiche e televisioni. Un invito particolare viene inoltre rivolto agli addetti ai servizi di vigilanza, ai quali viene richiesto di indossare il giubbotto antiproiettile. Si teme che quello di Parigi sia solamente l'inizio di una lunga serie di attacchi terroristici rivolti al Vecchio Continente.

Per quanto riguarda l'Italia (Roma nello specifico), il primo obiettivo dei terroristi sarebbe il Colosseo, uno dei nostri monumenti più iconici ed importanti nel mondo.

Roma è, del resto, il culto della cristianità, un luogo quindi molto "appetibile" per i terroristi di stampo islamico, i quali con la religione fondata da Maometto (un grande profeta come Gesù o Buddha) hanno davvero ben poco a che fare.

Sempre l'NSA ha lanciato un ulteriore attacco ai governi riguardo ad alcune cellule jihadiste dormienti, che dopo i fatti di Parigi sarebbero state riattivate. Il giornalista Gianmarco Volpe chiede comunque di esaminare l'autenticità e la fonte originaria del video.