Anonymous dichiara guerra al terrorismo tramite un videomessaggio diffuso via internet, nella clip si rivolge ai responsabili dell'attentato avvenuto a Parigi nella redazione Charlie Hebdo. Anonymous indignati per la strage del 7 gennaio - l'omicidio delle persone e il tentativo drammatico di sopprimere la libertà di parola - si ribellano al terrorismo e dichiarano le loro precise intenzioni e future mosse.
Operazione Charlie Hebdo
L'operazione che hanno intrapreso è stata chiamata: "#opCharlieHebdo", a parlarne è un loro uomo che indossa, secondo consuetudine, la maschera di Guy Fawkes, simbolo di protesta contro le oppressioni, ossia una rappresentazione stilizzata del viso di un uomo del 1600, famoso ribelle che fece parte della congiura delle polveri che nel novembre del 1605 cercò di distruggere la Camera dei Lord londinese.
Dichiarazione di guerra al terrorismo
Nel video, pubblicato l'8 gennaio 2014, l'uomo legge un comunicato in lingua francese, la voce è camuffata per non essere individuabile. La ribellione di Anonymous alla strage consumata a Parigi è fortissima: "Non permetteremo alla vostra stupidità di uccidere i nostri diritti, la nostra libertà di espressione". Il messaggio è una dichiarazione di guerra: vi rintracceremo e "vendicheremo le vittime innocenti", parlando di uccisione, di chiusura di tutti gli account dei terroristi, dei siti, degli strumenti di diffusione della propaganda di Al Qaeda e Isis. Il videomessaggio procede con questa ferma minaccia: "Noi non dimentichiamo. Noi non perdoniamo" e Anonymous promette la fine dei loro nemici: "Vi distruggeremo".
Anonymous
Il collettivo Anonymous ha origine nel 2003, si tratta di persone che agiscono contro le ingiustizie e i poteri forti. Il nome Anonymous trova origine dal sito 4chan creato per pubblicare immagini dove molti visitatori intervenivano rimanendo anonimi. Le azioni del collettivo - di questa comunità presente in tutto il globo - sono varie: il blocco di siti, la diffusione di documenti importanti e assolutamente riservati carpiti avvalendosi della tecnologia e della abilità di hacktivists, la contestazione reale con la partecipazione di un gruppo di persone che indossano la maschera di Guy Fawkes e presenziano un luogo preciso.