In verità questa lettera non è dell'ultim'ora, ma fu recapitata al fratello di Emanuela il 5 maggio 2013, circa due mesi dopo la comparsa di Marco Fassoni Accetti, il regista e fotografo romano che nel Marzo di quell'anno portò negli studi del programma RAI Chi l'ha visto? un flauto che, a suo dire, sarebbe proprio quello della ragazzina di 15 anni scomparsa a Roma nel giugno del 1983. Qui verrà riassunto il contenuto di tale lettera visto il recente blitz dell'ex terrorista turco in Vaticano. Questo messaggio è preceduto da alcune righe di presentazione di Mustafa Demirbag, avvocato di Alì Agca.

Una lettera dalle tinte surreali, che secondo il giornalista del Corriere della sera Fabrizio Peronaci ( uno dei massimi esperti del caso Orlandi ed autore del libro Il Ganglio) parrebbe contenere alcune sfumature di verità."Caro amico Pietro. Hai visto... Con le confessioni di Marco Accetti sta emergendo una parte della verità che ti avevo rivelato. Tuttavia questo Fassoni Accetti è solo una piccola manovalanza che non può essere determinante per scoprire tutto e liberare Emanuela e Mirella, che sono vive tutt'ora".

Così debutta Agca rivolgendosi al fratello della Orlandi, seguono poi alcuni documenti. Nel primo è scritto che il 19 febbraio 1984 una fantomatica organizzazione avrebbe mandato una lettera da Ancona all'agenzia Ansa di Milano, che il 23 agosto di tale anno fu divulgata dall'Ansa e pubblicata su pochi giornali.

Il contenuto di questa misteriosa lettera sarebbe stato il seguente: Agca trasferito dal carcere romano ove si trovava, a quello vaticano. In seguito, dopo una trattativa tra Vaticano con Panama e Costa Rica, ci sarebbe dovuto essere il trasferimento del turco in uno di questi due paesi agli arresti domiciliari.

Tutto ciò sarebbe stato scritto in realtà dai rapitori di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, in cambio della soddisfazione di tali presupposti, le ragazze sarebbero state liberate.

Nel documento 2 è scritto che, ignaro della lettera, il presidente della Costa Rica, Albert Luis Monge, dichiarò davanti alla stampa internazionale di essere disposto ad ospitare Agca nel suo territorio, non prima però di aver trattato col Vaticano. Infine nel Documento 3 non è scritto altro, se non una conferma della Costa Rica disponibile ad ospitare Agca.

Scrive Peronaci nel suo libro, Il Ganglio, che "L'ipotetica trattativa con i governi centroamericani trova riscontro nei comunicati e nelle dichiarazioni dell'epoca, citate da Agca". Nonostante tutto, un personaggio ambiguo come Agca può essere ritenuto credibile? A breve Marco Accetti sarà rinviato a giudizio e, rotto il riserbo istruttorio, probabilmente avremo uno scenario più chiaro della situazione.