Era dalla V Repubblica, nel 1958, che la Francia non dava il via a un'operazione di sicurezza così ampia. Dopo l'attacco della scorsa settimana alla redazione del settimanale Charlie Hebdo e al negozio kosher, il governo francese ha deciso di includere l'esercito nella sorveglianza interna. Più di 10mila militari sono in stato di allerta massima per la possibilità di nuovi attentati e l'esercito presidierà 717 scuole ebraiche e sinagoghe."È la prima volta che un'operazione così viene messa in atto dalle nostre forze nel territorio francese. I soldati lavoreranno con il piano Vigipirate, cominciato mesi fa, ma ora rafforzato", ha detto il ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian.

L'intelligence è convinta che situazioni simili possano ripetersi. Rimane infatti il sospetto che i tre terroristi autori dell'attentato al Charlie Hebdo abbiano fatto affidamento su una rete di complici in Francia e all'estero.Il governo francese, intanto, sta cercando di modificare la legislazione atta a combattere il terrorismo. L'ultima riforma risale ad autunno con l'inserimento di una nuova normativa che proibisce l'uscita dal paese di individui sospetti che abbiano come direzione la Siria. Nel caso degli autori della strage di Parigi, rientrati a luglio, la nuova legge è arrivata troppo tardi.