Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e l'FBI hanno annunciato l'intenzione di elargire una ricompensa pari a 3 milioni di dollari a chiunque possa fornire informazioni valide a portare all'arresto del russo Evgeniy Bogachev.
Il fatto - Russo, 30 anni, alias Yevgeniy Bogachev, Evgeniy Mikhaylovich Bogachev, "lucky12345", "slavik", "Pollingsoon", visto risiedere l'ultima volta ad Anapa, Russia. È riconosciuta la sua passione per la nautica e potrebbe essere in navigazione sul Mar Nero o frequentare le località della costa. Possiede immobili anche a Krasnodar, Russia.
Indagato per numerosi reati tra cui frode bancaria, riciclaggio, furto d'identità, ecc. Il suo sistema per drenare fondi da conti correnti di ignare persone era un software denominato "GameOver Zeus". Con tale malware l'hacker riusciva a sottrarre I numeri di conto bancario, le password, i numeri di identificazione personale, e altre informazioni necessarie per accedere ai conti bancari online. Si stima che siano stati sottratti circa cento milioni di dollari dall'estate del 2009.
Identità dell'uomo - Joseph Demarest, capo della divisione criminalità informatica dell'FBI, ha detto "l'agenzia è a conoscenza di 60 diversi gruppi di persone che costituiscono una minaccia per il web. È difficile sapere se questi gruppi operano da solo o ci sono delle nazioni alle loro spalle.
L'agenzia di sicurezza interna della Russia, l'FSB, recentemente ha dimostrato un certo interesse a collaborare con le autorità statunitensi a riguardo dei crimini informatici. La collaborazione però non riguarda il caso Bogachev".
Demarest continua dicendo che i casi in cui si riscontrano responsabilità anche parziali di autorità statali o suoi rappresentanti sono molto limitati rispetto al totale.
Ad esempio la Cina non ha espresso nessun interesse nel cooperare con gli Stati Uniti. Lo scorso novembre, gli Stati Uniti hanno incriminato cinque ufficiali militari cinesi accusandoli di reati informatici in USA nei settori del nucleare,dei metalli e di prodotti dell'industria solare. Vi è poi il caso di attacco alla informatico alla Sony Pictures da parte della Corea del Nord a seguito del controverso film "The interview".