Sabato pomeriggio a Montecarlo è morto Michele Ferrero, 89 anni, fondatore dell'omonimo gruppo dolciario, una delle aziende italiane più importanti nel mondo, pioniere del Made in Italy all'estero. I funerali si terranno mercoledì 18 alle 11 nella Cattedrale di Alba, mentre il giorno prima a partire dalle 8 verrà allestita, nello storico stabilimento di produzione, la camera ardente per consentire a tutti i cittadini albesi di rendergli omaggio.

Era conosciuto come il padre della Nutella, forse il brand più famoso del gruppo, oltre a Rocher e Kinder.

Una figura importantissima per l'industria italiana, Ferrero è stato uno dei pionieri del Made in Italy all'estero. L'azienda nasce nel 1946 dalla spinta imprenditoriale di Pietro Ferrero, esperto pasticcere, che insieme alla moglie Piera decide di trasformare il piccolo laboratorio di via Rattazzi in una fabbrica più grande. Dopo la morte di Pietro, nel 1949 sarà Giovanni, il fratello minore, ad assumere il controllo dell'azienda, il quale inizierà l'opera di commercializzazione verso i mercati esteri. Michele subentrerà solo nel 1957, a seguito della prematura scomparsa dello zio, con lui l'azienda cresce fino diventare la multinazionale che è oggi. Non a caso nel 2013, il Reputation Institute, leader mondiale nella consulenza manageriale, ha redatto una classifica globale e premiato Ferrero, aggiudicando all'azienda di Alba il più alto tasso di "responsabilità sociale d'impresa" in Italia, secondo tre parametri: governance, cittadinanza e luogo di lavoro.

Tra gli uomini più ricchi del mondo

Nel 2014 è tra gli uomini più ricchi d'Italia secondo la classifica di Bloomberg Billionaires e al trentesimo posto nella classifica mondiale. La genialità e la spinta continua verso l'internazionalizzazione del brand sono le caratteristiche che hanno accompagnato Michele durante tutta la sua vita. Innovativo soprattutto per le attività promozionali ormai note in tutto il mondo, come quelle messe in atto per differenziare il prodotto a seconda del mercato di sbocco.