Prosegue la girandola di aggiornamenti riferita al caso dell'omicidio di Yara Gambirasio, la ragazzina di Brembate di Sopra assassinata nell'ormai lontano 2010; come ormai ampiamente noto, l'unico accusato del crimine è il 44enne muratore Massimo Bossetti, in carcere dallo scorso giugno con l'accusa di aver commesso il delitto. Bossetti ha sempre invocato la propria innocenza nonostante tutte le prove fossero contro di lui; l'ultima, la cosiddetta prova regina, sembrava averlo inchiodato, con tracce del suo Dna cellulare ritrovate sugli slip della piccola Yara.
Le ultime news sull'omicidio di Yara Gambirasio aggiornate ad oggi, 4/02, ci dicono però che i Ris di Parma continuano a non venire a capo dell'inspiegabile situazione per la quale le tracce di Dna mitocondriale rinvenute non appartengono a Bossetti bensì ad una terza persona ignota. Dna cellulare e Dna mitocondriale non possono essere separati da un uomo comune, da qui la condizione di assoluta confusione che al momento permea i laboratori del Ris, bloccati in una sorta di vicolo cieco senza uscita: e mentre le indagini proseguono Massimo Bossetti continua a professare la propria innocenza in ogni modo possibile.