A Pomeriggio Cinque è stato affrontato il caso di Loris Stival e di Elena Ceste. Per quanto riguarda il primo caso è stata spiegata qual è la difesa di Veronica Panarello e quindi su cosa il suo legale, Francesco Villardita, si baserà per dimostrare la sua innocenza. Per quanto riguarda il caso di Elena Ceste è stato sottolineato il comportamento del marito in carcere, accusato di aver ucciso la moglie. Andiamo a vedere nel dettaglio cosa è emerso.

Caso Loris Stival: la difesa di Veronica Panarello e la testimonianza del panettiere

La difesa di Veronica Panarello si basa principalmente su quattro punti:

  • Gli orari delle telecamere che non coincidono (perché ogni telecamera riporta un proprio orario)
  • Su due testimoni
  • Sull'esame del DNA

Per quanto riguarda le due testimonianze, si tratta di due donne: una vigilessa e la signora Enza. La vigilessa ha dichiarato di aver visto l'auto di Veronica presso l'istituto Falcone-Borsellino proprio il giorno in cui è scomparso il piccolo. La signora Enza ha dichiarato di aver visto il 29 novembre un bambino che somigliava a Loris Stival. Il bambino si trovava alle 8:40 poco distante dalla scuola e più precisamente all'incrocio tra via Aspromonte e via Marsala. Un altro punto su cui si baserà la difesa di Veronica Panarello è il test del DNA, poichè non ha prodotto alcun riscontro.

Carmen, la madre di Veronica Panarello, ha inviato un video messaggio a sua figlia attraverso le telecamere di Pomeriggio Cinque ed ha raccontato del suo incontro in carcere. Veronica Panarello, vedendo la madre, è scoppiata a piangere. Carmen ha dichiarato che ha trovato la figlia molto dimagrita e che ai suoi occhi le sembrava una donna-bambina. Nel suo video messaggio la madre conclude dicendo a Veronica di combattere, di essere forte e che la sua famiglia è accanto a lei per sostenerla.

Per le telecamere di Pomeriggio Cinque è stato intervistato in esclusiva il panettiere.

Il panettiere lavora vicino alla scuola di Loris Stival. Lui ha dichiarato che tutti i giorni Loris si recava da lui per comprare la merenda, come hanno poi confermato anche le telecamere poste vicino alla scuola. Nei giorni precedenti, infatti, risulta che il bambino scendeva da solo dalla macchina della madre per comprarsi la colazione. Il 29 novembre, cioè il giorno in cui è scomparso Loris, il panettiere dichiara di non aver visto il bambino.

Elena Ceste: il comportamento di Michele Buoninconti in carcere

Il marito di Elena Ceste si dichiara innocente e chiede che venga cercato e trovato il vero colpevole. Al momento si trova nel carcere di Quarto d'Asti con un altro compagno di cella, quindi non in isolamento.

Ha chiesto di poter leggere la Bibbia e prega per la moglie. Michele non è stato accolto bene dagli altri detenuti in quanto è stato definito "un infame". Questo appellativo gli è stato attribuito perché ha fatto i nomi di altre persone. I legali di Michele Buoninconti hanno chiesto la sua scarcerazione e tra cinque giorni il gip si esprimerà a riguardo. I funerali di Elena Ceste si svolgeranno sabato 7 febbraio a Govone.