Secondo le loro feroci promesse, il giorno del massacro potrebbe essere oggi, di venerdì. Un'esecuzione di massa, probabilmente davanti alla moschea di qualche villaggio sunnita intorno a Tal Tamer nel nord-ovest della Siria. "Vi manderemo le teste dei vostri parenti", queste sarebbero state le parole che avrebbero detto i miliziani dell'Isis rispondendo ai cellulari dei cristiani, assiri e copti sequestrati. In tanti sono finiti nelle loro mani, vittime di quella pulizia confessionale ed etnica di stampo jihadista, portata avanti nello stato islamico.

Sarebbero almeno trecentocinquanta i prigionieri "infedeli" ed "eretici" colpevoli di non professare la reale parola del profeta Maometto, la cui figura e pensiero nulla ha in verità a che spartire con i fanatici dell'Isis. Quindici cristiani sono già stati uccisi, nei trentacinque villaggi cristiano-assiri non è rimasto più nessuno. Sono stati davvero pochi coloro che sono riusciti a scappare verso nord nella zona controllata dalle milizie curde.

Il boia Jihadi John è stato finalmente identificato

Finalmente dopo mesi di investigazioni, ricerche e controlli incrociati, l'identità di Jihadi John, il boia del califfato protagonista di molte decapitazioni di ostaggi statunitensi e britannici, e probabilmente anche di quelle dei due giapponesi, è stata svelata.

I servizi segreti del Regno Unito da tempo lo avrebbero individuato, ora il tagliagole ha un nome ed un volto: si tratta di Mohammed Emwazi, londinese di ventisette anni. Emwazi arrivò in Inghilterra dal Kuwait quando era ancora un bambino; proviene da una famiglia medio-borghese, una laurea in informatica, una vita di normale religioso all'apparenza e non certo di pericoloso estremista.

Un tranquillo ragazzo musulmano occidentale, così è stato descritto dai suoi conoscenti. In seguito in lui cambia qualcosa, in quanto si radicalizza, viene segnalato dalle forze dell'ordine e fermato più volte; qualcuno gli propone di diventare un informatore, ma lui rifiuta sempre. Scompare per poi riapparire in Siria, con tanto di cappuccio nero in testa, nei panni di Jihadi John, il boia dell'Isis.