Dopo più di un anno dalla scomparsa di Elena Ceste, che è stata ritrovata cadavere lo scorso 18 ottobre, è finalmente arrivata la tanto attesa svolta nel caso. Lo scorso 29 gennaio è stato infatti arrestato il marito della donna, Michele Buoninconti. Secondo gli inquirenti, sarebbe stato lui ad uccidere la moglie e ne avrebbe anche occultato il cadavere nei pressi del Rio Mersa, il canale di scolo dove il corpo della donna è stato rinvenuto lo scorso 18 ottobre. Ma qual è il movente dell'omicidio? A "Domenica Live" si è discusso del caso di Elena Ceste e si è provato a fare luce sulle motivazioni che potrebbero avere spinto Michele Buoninconti ad assassinare la trentasettenne mamma di Costigliole d'Asti.
Ultime news Elena Ceste, ecco il possibile movente dell'omicidio: Michele ossessionato dalla gelosia?
Secondo la Procura, Michele Buoninconti sarebbe stato ossessionato dalla possibilità che Elena Ceste lo tradisse. La donna intratteneva relazioni virtuali in chat con alcuni uomini, non solo provenienti da Costigliole d'Asti. Una di queste figure maschili la avrebbe invitata a vedersi nel parcheggio di un ipermarket e pare che la donna abbia ceduto alle avances. Dopo avere saputo del presunto tradimento di Elena, Michele Buoninconti, spinto da un'incontrollabile gelosia, la avrebbe strangolata in pochi istanti la mattina del 24 gennaio scorso e avrebbe poi occultato il suo cadavere nei pressi del Rio Mersa. Proprio il posto scelto da Michele Buoninconti per occultare il corpo della moglie potrebbe essere un ulteriore elemento a suo carico.
L'uomo, infatti, è un vigile del fuoco ed è perfettamente a conoscenza delle procedure utilizzate per ricercare una persona scomparsa. E proprio per questo avrebbe nascosto il corpo proprio dove sapeva che le ricerche non sarebbero ma giunte. Inoltre, c'è un altro dettaglio da non sottovalutare: dal terrazzo della casa di Michele Buoninconti si vede benissimo il canale di scolo dove è stato occultato il corpo. Secondo il quadro accusatorio, il vigile del fuoco avrebbe nascosto lì il corpo anche per controllarlo dopo l'avvenuta morte di Elena.