È finalmente arrivata la svolta nel caso di Elena Ceste, la trentasettenne mamma di Costigliole d'Asti scomparsa più di un anno fa e ritrovata morta nei pressi del Rio Mersa, un canale di scolo nei pressi dell'abitazione della donna. Il marito di Elena, Michele Buoninconti, che era l'unico indagato nel caso, è stato arrestato lo scorso 29 gennaio, con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Ma come si è arrivati a questa svolta nella triste vicenda di Costigliole d'Asti? Ecco tutti i retroscena della svolta ricostruiti nell'ultima puntata di "Chi l'ha visto".

Ultime news Elena Ceste, ecco tutte le prove che hanno incastrato Michele Buoninconti

Sono numerosi gli indizi che hanno incastrato Michele Buoninconti, dei quali ha parlato Federica Sciarelli nell'ultima diretta di "Chi l'ha visto". Il marito di Elena Ceste si è dichiarato innocente durante il primo interrogatorio di garanzia al quale è stato sottoposto; ma nelle indagini degli inquirenti sono emersi numerosi indizi che potrebbero incastrarlo definitivamente. Prima di tutto occorre parlare delle varie contraddizioni di cui è stato protagonista il vigile del fuoco, a cominciare dalle opposte versioni date sul ritrovamento degli occhiali e dei vestiti di Elena Ceste. Molto importanti sono anche le intercettazioni telefoniche; in una di queste, per esempio, Michele Buoninconti dice ai figli di avere impiegato diciotto anni per "raddrizzare la loro madre".

In un'altra, l'uomo dice ai figli di mentire agli investigatori: nell'intercettazione si sente Michele che proibisce ai figli di dire che mamma e papà litigavano spesso. Secondo il Gip, inoltre, l'uomo avrebbe voluto separarsi da Elena Ceste, dal momento che stava intrattenendo una relazione con una donna calabrese di nome Teresa, che avrebbe voluto al suo fianco al posto della moglie.

Il Gip è convinto che Michele non abbia ucciso Elena Ceste per gelosia, ma per il timore che tutto potesse precipitare. Molto importanti sono anche le parole del medico di Michele Buoninconti, il quale ha testimoniato che l'uomo si recò da lui pochi giorni dopo la scomparsa di Elena Ceste, dicendo di avere un dolore agli addominali.

Si tratta di un fastidio che di solito si ha quando si fanno gli addominali per la prima volta oppure quando si fa uno sforzo non comune. Intanto, il giudice di Asti ha respinto l'istanza per la scarcerazione di Michele Buoninconti, che rimarrà in carcere, lontano dai suoi figli.