Succede nel bergamasco a Capriate San Gervasio: si introduce in un'abitazione e ruba un auto, un'Audi A4. Silvio Gaspani però possiede un impianto di videosorveglianza privata e pubblica sul suo profilo le foto del ladro che gli ha rubato l'auto con un commento:

«Questo non è uno scherzo! Aiutatemi ad identificare l'individuo che mi ha rubato l'auto, garantisco ricompensa!». In breve tempo il post ottiene ben 20mila condivisioni di amici, conoscenti ed estranei alla vicenda.

Nel video della sorveglianza, consegnato poi ai Carabinieri, si vede un giovane che si aggira nel cortile dell'abitazione con fare sospetto.

Dopo essersi guardato intorno, apre la portiera dell'Audi A4 e scappa via con essa insieme a due complici su un auto bianca. Scatta la 'caccia all'uomo social' con una serie di fotografie che Silvio Gaspani ha postato su Facebook, prese dal video.

La notizia fa il giro del web e il ladro si accorge di non avere scampo. Prende così una saggia decisione: restituire l'auto con la speranza che non succeda nulla. L'auto viene ritrovata con su un bigliettino, non esattamente in perfetto italiano, lasciato dal ladro: «Scusami Silvio, ti o restituisco la tua auto, lo presa per fare un giro. Grazie».

Appena dopo il ritrovamento, Silvio Gaspani, ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno condiviso il suo post su Facebook.

Nonostante il biglietto di scuse del ladro, il proprietario del veicolo ha lasciato che le indagini facciano il loro corso per poter identificare i colpevoli, in modo che la legge provveda in maniera adeguata.

Il lato positivo di Facebook

L'aspetto positivo della faccenda è l'importanza della collaborazione anche tra estranei.

Facebook è lo strumento che ha permesso a questa storia di diventare virale in pochissimo tempo ma la collaborazione e l'empatia delle persone, sono state la chiave fondamentale per ottenere questo risultato.