"Conosciamo i nostri figli? Sappiamo tutto di loro?" Questo si è chiesto la giornalista Federica Sciarelli riguardo il caso di Gino Braggio. La mamma Angela è certa solo di una cosa, che il suo figliuolo Gino le voleva un mondo di bene, la adorava. Adesso Angela Mulè pretende solo la verità per il figlio. La signora è stata intervistata dagli inviati del noto programma Rai di Chi l'ha visto? ed in tale occasione ha affermato:  "Vennero a casa nostra due ragazzi carabinieri, io già mi stavo chiedendo cosa fosse accaduto, entrando mi diedero un bigliettino in mano e mi dissero che sopra vi era scritto un numero di telefono con degli orari.

Pensavo mi stessero prendendo in giro, ma i due mi dissero che dovevo chiamare questo numero telefonico. Chiamai e mi rispose un tenente, e mi disse, dispiaciuto, che mio figlio era morto. Quei due carabinieri mi abbracciarono".

Un figlio morto, Angela ancora si chiede il perchè

La signora Angela in passato ha dovuto affrontare la chemioterapia, ora che però è guarita, Gino non è più al suo fianco. Era un ragazzo sensibile ed amorevole, una persona speciale. La stessa madre ha aggiunto: "Lui era un ragazzo di cuore, come me". La donna ha riferito che il figlio era generoso, sempre pronto a tendere la mano a chi era meno fortunato, come qualche anno fa, come quando si era messo in testa di aiutare un uomo venuto dalla Germania, costretto a vivere ed a dormire in un'auto parcheggiata vicino la sua abitazione di Milano, abitazione in cui il giovane viveva con la sua famiglia.

"Una sera eravamo a cena-ha detto mamma Angela-e Gino ebbe il desiderio di dare il suo pasto ad una persona che non poteva mangiare in quanto povero. Io non capii all'inizio". Il ragazzo sosteneva a distanza i bambini del terzo mondo, era un uomo dolcissimo, fin da piccolo, tanto da essere benvoluto da tutti, dalla sorella di 15 anni più grande, dai nipotini ed anche da Andrea Agnelli, il secondo marito della madre.

Gino è stato trovato morto su un cavalcavia presso Sassari. Gli inquirenti sospettano per il suicidio, del resto il giovane non era tranquillo spiritualmente. Temeva di essere omosessuale ed ultimamente si era avvicinato al buddhismo. Le indagini intanto proseguono.