Ancora morti tra gli immigrati che in questi mesi stanno raggiungendo le nostre coste. Dodici infatti sarebbero le persone gettate in mare a largo di Palermo durante una rissa tra musulmani e cristiani. I responsabili del fatto, sarebbero stati riconosciuti dagli altri passeggeri, che hanno permesso così alla polizia di fermare quindici persone. Come riportato da "La Stampa", la rissa sarebbe scoppiata per motivi religiosi e si sarebbe conclusa con il terribile gesto di scaraventare in mare i dodici cristiani presenti a bordo.
Lite religiosa, dodici cristiani gettati in mare: il dramma senza fine dell'immigrazione
Il gommone proveniva dalla Libia e stava raggiungendo le coste siciliane. I fermati di nazionalità ivoriana, maliana e senegalese sono indagati per omicidio plurimo aggravato dall'odio religioso. Inoltre durante la traversata, le altre etnie presenti, poiché di numero inferiore a coloro che avevano commesso il fatto, sono state minacciate di morte e costrette quindi a sottostare ai loro soprusi.
Soltanto scesi dalla nave alcune di queste persone, hanno deciso di denunciare quanto accaduto ma purtroppo era ormai troppo tardi. Intanto cinque dei superstiti del naufragio della nave Foscari giunta a Trapani questa mattina, hanno raccontato di aver perduto tra le onde quaranta dei loro compagni e che il gommone si era rovesciato dopo poche ore di navigazione.
La situazione immigrazione è sempre più grave e le città italiane si stanno in queste ore organizzando per aiutare la Sicilia ormai quasi impossibilitata ad accogliere altri profughi. E' di questa mattina la notizia dell'arrivo di ben duecento immigrati a Napoli molti dei quali però sono solo di passaggio poiché diretti in realtà in Germania.
Nelle altre regioni italiane non succede purtroppo la stessa cosa: Lombardia e Valle d'Aosta accolgono meno immigrati di quanto dovrebbero.
Lite religiosa, dodici cristiani gettati in mare, niente aiuti dal Veneto e dalla Lombardia
Addirittura è di queste ore la notizia che Veneto e Lombardia si sono rifiutate di creare posti letto per accogliere i profughi. Intanto si moltiplicano le associazioni di volontariato che ogni giorno giungono a Lampedusa per aiutare e sostenere psicologicamente gli immigrati. La speranza resta sempre una presa di posizione forte da parte della Comunità Europea per aiutare un'Italia ormai abbandonata a se stessa.