Da ieri, sulla rete, circolano alcune foto che riprendono messaggi di minaccia firmati dallo Stato Islamico nei luoghi che sono il simbolo delle due città di Roma e Milano. Fonti di sicurezza che monitorano l'attività delle cellule islamiste sul territorio rassicurano su possibili attentati "non ci sono elementi di allarme. Continuiamo a mantenere una massima allerta". Le foto sono state pubblicate dal quotidiano 'Il Tempo' e circolano sugli account Twitter di alcuni sostenitori dell'Isis, in particolare su un profilo di un tunisino, il cui account è @frances48940676, che fotografa un foglietto con su scritto: "Siamo tra voi.

Ovunque. Stiamo scegliendo gli obiettivi in attesa che venga il momento". A fare da sfondo alla foto sono i monumenti storici come il Colosseo di Roma o il Duomo a Milano o, talvolta, vengono fotografate anche vetture della Polizia di Stato o della Polizia Municipale.

In una delle foto, inoltre, si vede chiaramente il nome di Omar Moktar, il leader di Al Qaeda soprannominato 'Il Leone del Deserto', in onore dell'eroe della Libia che negli anni '20 guidò la guerriglia anticoloniale contro gli italiani, ma che fu poi impiccato dagli stessi. Comunque sia, a prescindere dagli autori di messaggi, secondo l'intelligence italiana non ci sono veri e propri segnali di allerta reale, poiché le scritte rappresentano "semplice propaganda che mira ad una guerra psicologica.

Manteniamo comunque la vigilanza ai massimi livelli, soprattutto visti gli appuntamenti internazionali a cui andiamo incontro, come l'Expo. Ma questo è semplice jihadismo della parola".

Ormai da mesi sentiamo sui media e leggiamo sui giornali di questa piaga dell'Isis, per cui i simpatizzanti sanno che anche una minima cosa come un messaggio su un foglio può generare grande panico ed apprensione tra la popolazione, ma le forze dell'ordine e i servizi di sicurezza nazionali monitorano costantemente la situazione, che tuttavia rimane da valutare nei minimi dettagli a causa della mancanza di minacce specifiche al popolo italiano.