Il caso relativo alla morte di Elena Ceste si avvia verso la sua fase decisiva: tra un mese esatto, il primo luglio, comincerà il processo al marito Michele Buoninconti, accusato dell'efferato delitto della trentasettenne di Costigliole d'Asti. Nelle ultime ore, era attesa la decisione da parte degli avvocati difensori del vigile del fuoco, in merito alla strategia da adottare: alla fine, si è scelto, come d'altronde c'era da aspettarsi, il rito abbreviato. La comunicazione ufficiale è stata notificata alla Procura di Asti dai legali Massimo Tortoroglio e Chiara Girola che si stanno occupando del caso: ricordiamo, a questo proposito, che l'uomo dovrà rispondere di omicidio volontario nonchè di occultamento di cadavere.



Omicidio Elena Ceste: rito abbreviato per Michele Buoninconti

Gli elementi a carico di Michele Buoninconti sarebbero diversi e la ricostruzione di ciò che avvenne quella mattina del 24 gennaio 2014 non sembra dare scampo al marito di Elena Ceste che avrebbe ucciso la moglie in preda alla morbosa gelosia: la donna, secondo gli inquirenti, viveva, in pratica, come una vera e propria reclusa, schiava delle eccessive 'attenzioni' del consorte. Le relazioni amichevoli coltivate su Facebook con alcuni amici d'infanzia sarebbero state la 'miccia' che avrebbe poi portato al raptus omicida. 
La difesa ha giustificato la scelta del rito abbreviato per evitare al proprio assistito un'eccessiva esposizione mediatica, anche e soprattutto per le possibili conseguenze psicologiche che potrebbero abbattersi sui quattro figli che Michele Buoninconti ha avuto da Elena Ceste. Comunque sia, la difesa ha confermato come il quarantaquattrenne vigile del fuoco continui a ribadire fermamente la propria innocenza.

Elena Ceste: l'amica Morena Deidda contro Michele 'Merita il massimo della pena'

La scelta del rito abbreviato è da ricondursi anche alla possibilità, nel caso in cui dovesse venire riconosciuta la colpevolezza di Michele Buoninconti, di ottenere uno sconto di un terzo della pena prevista per questo genere di reato. A questo proposito, l'amica di Elena Ceste, Morena Deidda ha sfogato tutta la propria rabbia per una richiesta che ritiene essere assurda: 'Non staremo a guardare - ha dichiarato la donna - Michele Buoninconti non ha diritto di beneficiare di nessun sconto di pena. A questo proposito, la Deidda intende protestare ufficialmente contro tale procedura, il prossimo 22 giugno, davanti al ministero della Giustizia: l'amica di Elena Ceste è pienamente intenzionata a chiedere addirittura l'abolizione del rito abbreviato.