Stai cercando qualche video? Bravo! Purtroppo, caro/a utente (eh si, anche le donne sono interessate al caso), qui non ne troverai. Questione di pubblica decenza impediscono di mostrarvi il "corpo" del reato, se di reato si tratta. Tuttavia il corpo, o meglio i corpi , ci sono.

Si tratta di 5 brevissimi video, realizzati con cellulare o piccola telecamera nelle zone partenopee, diffusisi inizialmente tramite "WhatsApp" ed inevitabilmente convogliati su piattaforme di videosharing e siti a luci rosse, tutti ritraenti colei che è stata identificata col nome di Tiziana Cantone, , nell'intento di praticare differenti atti sessuali, per lo più rapporti orali (ma non solo).

E fin qui, potrebbero chiedersi i più, perché tanto interesse? La rete è in fondo piena di pornografia, perché ostinarsi a cercare video di pessima qualità, che causano un danno all'immagine di una persona, e rappresentano forse un'evidenza di reato?

Se li state cercando, ma non sapete nemmeno voi il perché, allora eccovi la spiegazione: I video, pur essendo "pornografici" presentano (almeno quelli più noti che hanno contribuito a creare il caso mediatico) una certa vis comica. Nel primo video, mentre Tiziana offre piacere all'uomo, intrattiene un dialogo con l'amante, in cui entrambi danno del "cornuto" all'ipotetico fidanzato della suddetta, che si complimenta per l'idea di realizzare un filmato (<<stai facendo un video?!

Bravo!>>) , usano un linguaggio alquanto scurrile ed epiteti verso di lei non certo affettuosi (si sa, talvolta parlare sporco alimenta la carica erotica) , ed infine sembra vengano scoperti da qualcuno, tanto da essere costretti ad interrompere e rivolgere delle scuse al passante che li ha richiamati; si, un passante, perché il primo video sembra apparentemente ripreso dietro una macchina, dal lato del cofano.

Questo è sostanzialmente il clou del caso mediatico. Eccetto che per le eventuali esigenze di giustizia, il dato che più dovrebbe interessare è che un evento circoscritto territorialmente e di nessun interesse pubblico, sia riuscito da solo a guadagnarsi una visibilità a livello nazionale (la notizia viene riportata sui social persino da un giornale come "Il fatto quotidiano"), alimentato da una certa fetta del voyerismo degli internauti, curiosi di assistere alla presunta gogna mediatica messa in atto e ingolositi dai contenuti piccanti su cui è basata. L'impero del Trash colpisce ancora!