Ricorre oggi, 25 maggio, il 48° compleanno di Massimiliano Latorre, il marò italiano accusato di aver ucciso due pescatori indiani insieme al collega Salvatore Girone, mentre a bordo della nave italiana Enrica Lexie, prestava servizio "anti-pirateria" a largo del Kerala, stato dell'India sud-occidentale.

Latorre, rientrato in Italia dopo un'ischemia che l'aveva colpito nell'agosto del 2014, da ormai 3 anni trascorre il suo compleanno "nell'incertezza del futuro"- come ha scritto oggi sul suo profilo Facebook; il presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni, nell'augurare un felice compleanno al nostro fuciliere si è scagliata contro un "governo incapace di tutelare i propri soldati".

Anche il deputato di Forza Italia, Elio Vito, dal proprio account Twitter ha espresso rammarico per la situazione dei due marò, definendo il compleanno di Latorre "un altro compleanno amaro, senza serenità, senza festeggiare".

La situazione dei marò 

Non dimentichiamo, infatti, che in India si trova ancora l'altro fuciliere, accusato dell'omicidio dei due pescatori, Salvatore Girone, che pazientemente (sono 3 anni ormai) aspetta di conoscere la propria sorte o quantomeno il capo d'imputazione per il quale deve rispondere. Le ultime notizie risalgono a qualche mese fa quando era stata avanzata l'ipotesi, mai confermata espressamente dalla Farnesina, di ricorrere ad un arbitrato internazionale per risolvere -una volta per tutte- la questione.

Un compleanno, dunque, senza sorprese per Latorre, a cui un anno fa, all'atto del suo insediamento dopo la nomina di Federica Mogherini ad Alto rappresentante dell'Unione Europea per la politica estera e di sicurezza comune (PESC), il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, aveva promesso che il caso marò "è in cima alla nostra agenda" (ansa.it).

Un caso infinito, l'ennesima candelina soffiata da Latorre ed un "regalo" - chiamato giustizia- che sembra destinato a tardare; il 15 luglio prossimo, infatti, se il nostro Governo non trova una soluzione, anche Latorre sarà costretto a ritornare in India per la scadenza del "permesso di salute".