È di poche ora fa la comunicazione pervenuta da Sassari. Il bollettino medico parla di altre persone per le quali è stato necessario provvedere all'isolamento. Le persone a rischio accertate sono ora passate da 13 a 17. La cifra si compone, per quanto si è comunicato, dei 3 familiari dell'infermiere, volontario di Emergency, più 10 persone che sono entrate in contatto con l'infermiere per le quali si è provveduto al cosiddetto auto confino precauzionale. A queste si aggiungono adesso altre 4 persone del laboratorio di analisi in cui sono stati raccolti i campioni di sangue.

Ebola, un virus ad altissima propagazione

Le procedure e le accortezze sanitarie, in caso di esposizione al virus Ebola, sono estremamente rigide. Questo deriva dall'altro grado di trasmissibilità del virus stesso. Lo stesso ministero della salute comunica che l'ebola, altrimenti nota come febbre emorragica, è molto grave con esito spesso fatale. La trasmissione avviene tramite contagio tra le specie, cioè da animali infetti all'uomo. Tra gli uomini poi si diffonde molto rapidamente. È proprio in Africa che si è trovato il focolaio iniziale. Allo stato attuale non esistono vaccini autorizzati, e le cure che vengono prestate a chi si ammala consistono soprattutto in una profonda reidratazione per contrastare l'ingente quantità di liquidi persi.

Infermiere contagiato, stabili le condizioni

Il ministero della salute ha diramato un bollettino medico con il quale comunica che le condizioni di salute dell'infermiere contagiato in Sierra Leone durante la sua permanenza come volontario per Emergency sono stazionarie. Si trova attualmente ricoverato presso l'ospedale Spallanzani di Roma, centro noto per il suo reparto di malattie infettive.

Ecco la dichiarazione: "il paziente è in condizioni cliniche stazionarie, è vigile e autonomamente deambulante. Ridotta la febbre e l'entità dei sintomi gastrointestinali. Presenta modesti sintomi respiratori". La regione Lazio nel frattempo ha dato disposizioni alla dirigenza dell'ospedale di mettere in atto tutte le procedure necessarie per ridurre al minimo i rischi di esposizione per i dipendenti del centro.