Alieni nello spazio, forme di vita extraterrestre su un pianeta o asteroide, la NASA sta cercando le prove. Rimbalzano sui mass media internazionali in queste ore le parole di Charles Bolden, numero uno della NASA e icona contemporanea dell'esplorazione spaziale. L'amministratore della National Aeronautics and Space Administration, in visita al Politecnico di Milano, ha ribadito concetti non inediti ma affrontando alcune tematiche con maggiore incisività e chiarezza. Una determinazione che sembra aver lasciato il passo alla comunicazione istituzionale e diplomatica che ha spesso contraddistinto la NASA.

Conquista di Marte, studio ravvicinato di un asteroide e ricerca di vita extraterrestre nello spazio, sono solo alcune delle ambiziose missioni in progettazione. Sul tema di alieni ed extraterrestri, Bolden ha comunque precisato che la NASA si aspetta di trovare microrganismi e non civiltà evolute simili alla nostra. Tuttavia, le dichiarazioni dell'amministratore dell'ente spaziale, hanno comunque acceso le suggestioni e le fantasie dei fautori dell'ipotesi extraterrestre.

Alieni sulla Luna degli esopianeti: il teorema canadese

D'altronde la NASA, a giudizio di molti analisti, non poteva restare ancora a lungo su posizioni di eccessivo conservatorismo. Negli ultimi anni il Telescopio Kepler ha individuato numerosi pianeti con caratteristiche similari al nostro, seppur incapaci di ospitare la vita.

Non mancano gli studi scientifici che ipotizzano una probabile scoperta di forme di vita extraterrestre. Alcuni ricercatori canadesi, pochi giorni or sono, hanno divulgato un report con un'ipotesi intrigante. Al netto dei dati scientifici, si ipotizza che gli alieni potrebbero trovarsi sulle Luna degli esopianeti. Soprattutto quelli di notevoli dimensioni, pari a quelle di Giove.

Alieni e la scoperta dei robot: il futuro è dell'intelligenza artificiale

Non mancano scenari ipotizzati meno ottimistici sulla scoperta di vita extraterrestre da parte del genere umano, almeno direttamente. Lord Martin Rees, astronomo reale, ha recentemente infiammato il Festival della Scienza di Cheltenham con le sue ipotesi.

Secondo il celebre astronomo britannico, difficilmente sarà l'uomo ad entrare direttamente in contatto con gli alieni, quando essi verranno scoperti nello spazio. Il genere umano, per ciò che concerne l'esplorazione spaziale, dovrà prima o poi prendere atto dei propri limiti biologici. Tuttavia, robot ed intelligenza artificiale potrebbero sopperire e divenire in futuro i veri protagonisti dell'esplorazione di nuove galassie, nelle stesse in cui potrebbero trovarsi forme di vita intelligente.