Mauricio Galdi, 27enne brasiliano, è in lizza per il titolo di "Ken umano". Dopo la tragica morte del suo predecessore, Celso Santebanes, il fenomeno tutto brasiliano continua a creare "mostri". Ha già subìto otto interventi di chirurgia plastica, il protagonista di questa storia, per somigliare in modo impeccabile al bambolotto più famoso del mondo. Durante la sua infanzia, invidiava le ragazze che giocavano con le bambole; avrebbe voluto farlo pure lui ma per paura dei pregiudizi non l'ha fatto. Raggiunta l'età di 17 anni. realizzando di non piacersi, il brasiliano si è dato alla chirurgia estetica.

A poco a poco si sta guadagnando tanta fama soprattutto dopo la morte del suo ex collega precedessore morto a causa di una leucemia fulminante. Col padre, un distributore di film, e la madre casalinga, vive in quartiere borghese della capitale brasiliana San Paolo. La grande sofferenza che ha patito lungo l'adolescenza è stata il non poter unirsi insieme alle ragazzine per giocare con le barbie.

Sempre all'età di 17 anni ha tentato la carriera teatrale ma anche questo fu un colpo basso in quanto non veniva considerato "abbastanza bello". Per porre fine e rimedio alle sue sofferenze ha deciso di sottoporsi ai ferri della chirurgia estetica, iniziando dal naso e proseguendo con delle iniezioni di polimetilmetacrilato.

Fino ad oggi gli interventi sono 8 e la somiglianza con Ken è impressionante ma intervistato dal Mail on line dice: "Non ho mai cercato di trasformarmi nel bambolotto Ken. Questo titolo mi è stato affibbiato dai media". Ammette. però, di essere felice di questa sua nuova fama e grazie ai suoi 21.000 seguaci su Instagram è salito alla ribalta.

Mauricio e Celsio si conoscevano

I due si conoscevano e avevano una diatriba in corso in quanto l'ormai deceduto rivale lo accusava di plagio e di rubargli la sua stessa vita incentrata nella metamorfosi in Ken. Mauricio ribattè annunciando di essere lui il "vero Ken" e da lì la furia di Celso che lo additò come un opportunista e lo paragonò a Michael Jackson, insinuando l'innaturale aspetto del rivale. La pace tra i due bambolotti è giunta poco prima della tragica scomparsa di Celso.