Per la tragica morte di Andrea Loris Stival, un bimbo di soli 8 anni, è finita in carcere la madre Veronica Panarello, 26 anni, che si dichiara non colpevole in attesa del processo. Inizialmente il marito Davide l'ha appoggiata, poi ha sentito il bisogno di prendere le distanze dopo un alterco che è stato consumato durante un colloquio in carcere.

Un'indagine datata

I fatti risalgono al giorno 28 novembre 2014. Quel mattino Loris avrebbe dovuto essere a scuola. All'orario d'uscita la madre ha dato l'allarme: di Loris, il suo primogenito, non c'era traccia e lei lo aveva accompagnato in auto come tutti i giorni, o almeno è quanto ha raccontato agli inquirenti che si lanciarono alla ricerca del piccolo.

Il 12 giugno 2015, a bordo di un'automobile della polizia, la Panarello ha ricostruito il percorso di quella mattina. Da casa a scuola, ancora verso casa, poi a Donnafugata per un corso di cucina e poi di nuovo alle elementari "Falcone Borsellino" di Santa Croce Camerina per riprendere Loris. Un giorno apparentemente come tanti, che per il piccolo Loris è diventato l'ultimo e per sua madre l'inizio di un lungo calvario che prevede anche, ora che è in carcere, la dolorosa separazione dal piccolo Diego, il secondogenito.

In video il primo interrogatorio della madre

La versione di Veronica Panarello è stata presto smentita dalle immagini delle videocamere posizionate in città. Di Loris non c'è immagine nell'auto della madre quel giorno. Eppure la donna si ostina a dichiararsi estranea ai fatti. Nei giorni scorsi la trasmissione tv "Porta a Porta" ha mandato in onda le immagini del suo primo "interrogatorio" dentro la procura di Ragusa. "Mi spieghi una cosa, cosa c'entra il mio passato con mio figlio, adesso?" chiede a un certo punto la Panarello. Evidentemente quel giorno era già sospettata. Nelle prossime settimane ne sapremo di più. Resta per il momento ben chiaro un quesito: dov'è la prova che è stata veramente lei a uccidere Loris? Non sembra che al momento ci sia qualcuno in grado di dare una risposta convincente e quindi Veronica deve essere considerata non responsabile fino a condanna definitiva.