Oggi, venerdì 12 giugno, "Il Fatto Quotidiano" pubblica un articolo su un signore di nome Giacomo Biraghi. Il signor Biraghi avrebbe ricevuto, secondo il giornalista del quotidiano Gianni Barbacetto, ben 90 mila euro da Expo 2015. Sarebbe stato proprio lo stesso Biraghi, sempre secondo Il Fatto Quotidiano, a rivelare tutto. Si citano le sue parole: "la Camera di Commercio mi ha pagato 160 mila euro lordi per un lavoro di due anni e mezzo e Expo mi ha affidato un incarico di pubbliche relazioni da luglio 2014 a ottobre 2015 di 90 mila euro". Che lavoro avrebbe svolto Biraghi per un tale ingaggio?
La nuova professione del web: diffondere messaggi su commissione
L'incarico affidato a Biraghi sarebbe stato quello di diffondere un messaggio positivo sull'andamento della manifestazione milanese Expo 2015. Lo farebbe in effetti da uno dei social network più famosi al mondo, Twitter, già al centro delle cronache a causa della vicenda "Gasparri", primo denunciato per ingiurie via social network. Proprio da Twitter, come si può vedere dalla foto immagine di questo articolo, Biraghi diffonde messaggi ottimistici sulla manifestazione, annunciando di aver acquistato il primo biglietto Expo o, riporta sempre Il Fatto Quotidiano, predicendo che "il volume d’affari generato corrisponderà a un’occupazione aggiuntiva di 191 mila unità di lavoro annue attivate dall’evento".
In realtà, da fonte AdnKronos del 12 maggio, l'opinione degli utenti sul web rispetto ad Expo 2015 è negativa al 44%.
I social network manipolati su commissione?
Dal profilo Twitter di Giacomo Biraghi piovono cinguettii entusiasti sulla manifestazione milanese. Come si può vedere nella photogallery dell'articolo, un tweet del 1 maggio titolava "per la prima volta in vita mia mi sono commosso.
Questo expo2015 è fantastico". Effettivamente pare leggermente esagerato un tale commento, tanto che è lecito sollevare il dubbio sulla veridicità dei commenti e delle frasi che si leggono quotidianamente sui principali social network. Tra Facebook esposto al pericolo "shitstorm" denunciato anche dalla polizia postale e Twitter inondato di cinguettii a pagamento da chi vuol far sembrare che va tutto bene, ci si chiede chi e cosa si nasconda davvero dietro lo schermo di un pc. Se vuoi ricevere tutte le mie news e rimanere aggiornato sui temi che ti appassionano, clicca sul tasto SEGUI che vedi in alto accanto al mio nome.