Il settimanale Quarto Grado ha pubblicato gli ultimi aggiornamenti su tre casi irrisolti, molto discussi nella cronaca nera attuale: Roberta Ragusa, Elena Ceste e Yara Gambirasio. Testimonianze, interviste e nuove perizie per risolvere questi intricati gialli della cronaca italiana.

Roberta Ragusa: 'I testimoni non sono attendibili'

L'attendibilità dei testimoni nel caso della misteriosa sparizione di Roberta Ragusa non è stata riconosciuta dal Gup Giuseppe Laghezza, del Tribunale di Pisa e per questa ragione Antonio Logli è stato scagionato dall'accusa di aver ucciso la moglie.

Infatti la motivazione della sentenza, non lascia fraintendimenti: 'I testimoni non sono credibili, perché le loro versioni si contraddicono'. Uno fra tutti è Loris Gozi, ritenuto dalla Procura il vero supertestimone della vicenda, ma allo stesso modo il Tribunale non ha dato credito neanche a Silvana Piampiani (vicina di casa dei Logli), nè tanto meno a Filippo Campisi, il Vigile del Fuoco che ha visto uscire da casa Logli una donna in vestaglia, la sera della sparizione. Intanto la Procura ha presentato un ricorso per Cassazione contro la sentenza che scagiona il marito di Roberta.

Elena Ceste: Michele ha chiesto un processo veloce

Nel caso della mamma di Costigliole d'Asti, il marito Michele accusato ed arrestato per la morte della moglie, ha richiesto per il tramite dei suoi legali, il rito abbreviato, per ottenere un processo veloce che a suo dire 'proteggerebbe i propri figli'.

Si presume però che questa strategia difensiva, mira più ad ottenere lo sconto di un terzo della pena, in caso di condanna, piuttosto che a salvaguardare i bambini dalla esposizione mediatica.

Yara Gambirsio, parla la mamma di Bossetti: 'Vogliono far suicidare mio figlio'

Ester Arzuffi, la madre di Massimo Bossetti, si è confidata in un'intervista rilasciata a Quarto Grado: "Vogliono che mio figlio si impicchi".

Questa è la dichiarazione della donna rilasciata alla giornalista del settimanale, Ilaria Mura. La donna ha specificato che il figlio è ormai ridotto a pelle ed ossa e riceve numerose lettere orribili, nelle quali molti lo invitano a suicidarsi. Poi aggiunge: "Non vedo l'ora che inizi il processo, in modo tale che il mio Massi, possa provare la sua innocenza".

La signora Ester sembra molto dispiaciuta per suo figlio e lo difende in ogni maniera, ma purtroppo ci sono contro di lui gravi indizi di colpevolezza, come quella traccia di Dna che ha permesso agli investigatori di risalire a lui, tramite il riferimento genetico di Giuseppe Guerinoni, il grande segreto della donna, il padre naturale di Massimo Bossetti.

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