In un servizio pubblicato sul settimanale 'Giallo', viene svelata la pista che gli investigatori stanno seguendo per arrivare all'assassino di Maria Luisa Fassi, la tabaccaia di Asti di 54 anni barbaramente accoltellata nel suo negozio lo scorso 4 luglio.

L'ipotesi degli inquirenti

L'ipotesi avanzata dagli inquirenti, coordinati dal Tenente Colonnello Fabio Federici, è che l'assassino potrebbe essere un uomo che Luisa conosceva e frequentava nello stesso gruppo di preghiera in chiesa. Secondo gli investigatori, si è trattato di un delitto premeditato, sapientemente preparato in ogni dettaglio ed eseguito con ferocia in pochissimi minuti, sferrando ben 45 coltellate sul corpo della povera donna.

Nel servizio del settimanale 'Giallo', viene spiegato il motivo per il quale l'uomo avrebbe ucciso la tabaccaia: sembrerebbe, infatti, che si fosse invaghito della donna sino all'ossessione e, una volta respinto, avrebbe preparato un piano per eliminarla. La certezza in possesso degli inquirenti al momento, è che non si tratta di un rapinatore, in quanto i quattromila euro di incasso presenti nel negozio sono stati regolarmente ritrovati; per questa ragione, il movente non potrebbe essere che passionale.

Le frequentazioni in chiesa di Maria Luisa

Maria Luisa Fassi era una donna credente, di religione cattolica e frequentava molto spesso il Santuario degli Oblati di San Giuseppe, dove si recava frequentemente insieme ad un gruppo di preghiera.

Ultimamente, poi, le sue frequentazioni erano diventate più assidue: infatti, andava a messa ben tre volte alla settimana e la sera andava a recitare il Rosario. L'ipotesi dei Carabinieri è che, all'interno del gruppo religioso, ci fosse un uomo che si è invaghito di lei, fino a diventare un'ossessione; molto probabilmente, però, la donna lo avrebbe respinto, provocando la furiosa reazione dell'omicida.

Chi potrebbe essere questo misterioso uomo?

Nel reportage di 'Giallo' viene posta una domanda tanto precisa, quanto importante: 'Ma chi e' quest'uomo ?'. Gli investigatori non hanno fatto nomi, ma potrebbero avere qualche sospetto ; ad oggi, tuttavia, hanno solo comunicato ai media che aspettano il risultato dei rilevamenti prelevati dai Ris sul luogo del delitto.

Si tratta senza dubbio di un giallo molto difficile da risolvere, perché l'assassino è stato molto scaltro nell'esecuzione del delitto, in quanto tutte le tracce di sangue rilevate nella tabaccheria appartengono alla vittima; questo dimostra anche che, durante la sua azione omicida, non si è ferito e, quindi, non ha lasciato tracce evidenti di sé. Aspettiamo, allora, ulteriori aggiornamenti provenienti dalle indagini in corso, con la speranza che nei prossimi giorni gli investigatori possano avere qualche indizio più preciso per l'individuazione di questo spietato killer.

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