Ci sono voluti 41 anni per condannare gli autori della strage di Brescia, i neofascisti che il 28 maggio del 1974 a piazza della Loggia fecero esplodere una bomba che uccise 8 persone e ne ferì altre 102. Nessun applauso ma molte lacrime alla lettura della condanna per l'ex ispettore appartenente ad Ordine Nuovo, il veneto Carlo Maria Maggi mandante dell'attentato e Maurizio Tramonte, allora informatore dei servizi segreti col nome di 'Tritone'.

Giustizia per i famigliari delle vittime

Un verdetto che cambia la storia per i famigliari delle vittime.

Il presidente dell'associazione che le rappresenta Manlio Milani: 'non abbiamo più soltanto una verità storica ma abbiamo anche una verità giudiziaria. Resta ancora da capire il perché dei troppi silenzi, ma credo che sia una sentenza estremamente importante". Milani perse la moglie nel vile attentato.

La verità 41 anni dopo quella mattina quando in piazza della Loggia, durante una manifestazione antifascista organizzata dai sindacati, l'esplosione di una bomba nascosta in un cestino interruppe l'oratore. La condanna arriva dopo 12 processi. Nel febbraio del 2014 la Cassazione aveva ordinato un nuovo procedimento annullando l'assoluzione per Maggi (che oggi ha 80 anni) e Tramonte, chiedendo di ripartire da zero per arrivare alla verità su quanto accaduto a piazza della Loggia.

I precedenti processi

Dalle 18:12 di 41 anni fa si sono susseguiti molti processi: il primo terminò con la sentenza del 2 giugno 1979 con la condanna all'ergastolo di Ermanno Buzzi e 10 anni ad Angelino Papa. Buzzi fu poi strangolato dai suoi 'camerati ' Tuti e Concutelli nel supercarcere di Novara. Venne poi assolto come tutti gli altri imputati tre anni dopo.

Nell'84 dopo l'annullamento della sentenza d'appello inizia un nuovo processo per Nando Ferrari, Angelino e Raffaele Papa e Marco de Amici. Segue un'inchiesta 'bis' con imputati Cesare Ferri, Alessandro Stepanoff e Sergio Latini, assolti in seguito. Seguono ancora altri atti di questa lunga commedia: nel 2010 vengono assolti per insufficienza di prove anche Delfo Zorzi, Maggi, Tramonte, Francesco Delfino e Pino Rauti.

Forse siamo alla fine della storia con quest'ultimo processo iniziato il 21 febbraio 2014 che vede alla fine assolto solo Delfo Zorzi.