Le indagini sull'omicidio di Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari non si fermano con l'ammissione di colpevolezza da parte dei 2 stranieri.Dai dati che stanno emergendo, si pensa al movente dell'usura.L'ingente somma di denaro contante, circa 900.000 euro, rivenuta nell'abitazione di Francesco Sermanodi e Giovanna Ferrari potrebbe nascondere delle motivazioni che giustificherebbero il movente dell'usura.Il questore di Brescia, Carmine Esposito, promette nuove sviluppi sul giallo di Brescia.

Le indagini e il movente - Secondo gli investigatori incaricati a fare luce sul delitto Seramondi,le modalità in cui si è svolto l'agguato, dove hanno trovato la morte Francesco Seramondi e la moglie Giovanna Ferrari, fanno pensare a motivazioni che celano altre più gravi e che nulla hanno a che vedere con la concorrenza fra locali.Si suppone che Muhammad Adnan e Sarbjit Singh siano soltanto gli esecutori materiali del duplice omicidio e che ci siano altre persone implicate, le stesse che potrebbero aver dato l'ordine di uccidere i coniugi di Brescia, mossi dal movente dell'usura.

I colpevoli e le modalità dell'omicidio- L'agguato dove furono assassinati Francesco Seramondi e Giovanna Ferrari ebbe luogo nella pizzeria "Da Frank",di proprietà dei Seramondi, nella mattina del giorno 11 Agosto del corrente anno.Il pakistano Adnan , proprietario del locale "Dolce e Salato" sito di fronte alla pizzeria dei Seramondi, è entrato nel locale con il volto coperto da un casco da moto e impugnando un fucile, con cui ha sparato 4 colpi mortali verso i coniugi Seramondi per poi fuggire a bordo di un motociclo di piccola cilindrata guidato dal complice indiano Sarbjit -proprio la targa del motorino fu uno degli elementi che fecero risalire all'assassino; poi il pakistano è ritornato nel suo locale, e con falsa indignazione e sangue freddo, ha rilasciato alcune dichiarazioni a delle tv locali che stavano raccogliendo opinioni sul delitto.Ai primi interrogatori degli inquirenti ha anche affermato di non conoscere personalmente il Seramondi, cosa che poi si è rivelata falsa perchè è stata proprio la vittima a vendergli il locale dove lavorava Adnan.