Circa 10 giorni fa, un avvocato della città polacca di Wroclaw, in Bassa Slesia,ha causato isteria di massa nella regione: i media locali hanno riportato che due persone, un cittadino polacco e un tedesco la cui identità non è stata rivelata, hanno dichiarato di aver scoperto un treno pieno di oro nazista, scomparso verso la fine della Seconda Guerra Mondiale in un labirinto di tunnel costruiti dall'esercito tedesco nella regione."Solo noi sappiamo il luogo in cui si trova il treno e lo diremo solo se riceveremo in cambio il 10% del tesoro", ha detto l'avvocato.
Da allora una marea di cacciatori di tesori provenienti da tutta Europa è venuto nella zona per cercare di scoprire il tunnel segreto, dove presumibilmente si trova il treno nazista.
L'isteria di massa che ha vissuto negli ultimi 10 giorni la città diWalbrychè diventato un delirio quando il ministro polacco della cultura, Piotr Zuchowski, ha confermato l'esistenza del treno dopo aver esaminato una serie di immagini scattate da un radar speciale usato per i rilevamenti topografici. "Personalmente sono sicuro per il 99% dell'esistenza del treno, ma al momento non posso verificare il contenuto", ha detto Zuchowski. "È lungo circa 100 metri ed è una scoperta eccezionale."
Secondo il Ministro della Cultura, i due cacciatori di cacciatori di tesori,che sostengono di sapere esattamente dove si trova la stazione, hanno scoperto la posizione grazie a una mappa disegnata da una persona prima della sua morte.Le voci circolano da decenni nella regione, indicando un treno blindato nazista carico di armi ma anche di gioielli, oro, oggetti d’arte e documenti d'archivio, scomparso tra il chilometro 61 e il 65 della linea ferroviaria che collega la città conWaldbryzich Wroclaw, Bassa Slesia, una regione che era territorio tedesco e che, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, fu annessa dalla Polonia.
Intorno alla città di Waldbryzich, che è situata in una zona montuosa, i nazisti costruirono una rete di gallerie che sono state utilizzate con il nome di Riese al fine di continuare a produrre materiale militare e proteggerlo dai raid aerei dei nemici.