In due finiscono nei guai a distanza di sei mesi da uno scippo ai danni di una pensionata, avvenuto a Niscemi, nella zona Sud del Nisseno. L'episodio risale al marzo scorso. L'anziana aveva appena ritirato la pensione, 750 euro, da un ufficio postale, quando veniva strattonata e derubata della borsa in pieno centro storico. Ad agire indisturbato, a piedi, sarebbe stato un giovane con il volto travisato. Ad attenderlo ci sarebbe stata una donna su un'auto, precisamente una "Punto". E' quanto si evincerebbe dalle immagini registrate dal circuito di videosorveglianza della zona.
Per questa vicenda un ventiseienne e una trentaquattrenne sono adesso agli arresti domiciliari. La donna avrebbe confessato di aver prestato la stessa vettura al giovane e a un'altra persona, indagata in stato di libertà.
'Pericolo di reiterazione di condotte della stessa specie'
Domenica gli agenti del Commissariato hanno eseguito l'ordinanza di misura cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica, "sussistendo il pericolo di reiterazione di condotte della stessa specie". Sui due fermati penderebbero gravi indizi. Utili alle indagini, scattate immediatamente dopo lo scippo, si sarebbero rivelate non solo le riprese delle telecamere, anche la tenacia e l’impegno dei poliziotti operanti a Niscemi, che nel tempo hanno avuto modo di approfondire la conoscenza del territorio e del tessuto sociale.
Fenomeno preoccupante nel panorama della microcriminalità
Il fenomeno degli scippi resta sempre uno dei più preoccupanti nel panorama della microcriminalità del Nisseno. Azioni violente sempre più frequentemente ai danni di anziani, donne e persone che non sono nelle condizioni di difendersi efficacemente. “Colpi” che non sempre fruttano grosse cifre ai malviventi, mentre molto spesso le vittime finiscono col riportare danni psichici e fisici di una certa rilevanza, a causa dei traumi e delle ferite riportate dopo improvvisi, pesanti, strattonamenti e rovinose cadute.