Il 45enne vigile del fuoco Michele Buoninconti è sempre il principale sospettato per la morte di sua moglie Elena Ceste. Al 21 ottobre 2015, la novità è che l'uomo si è sfogato coi colleghi de La Stampa, prima della sentenza ormai vicinissima (è prevista il 4 novembre 2015). «Soffro di una angosciante nostalgia dei miei quattro figli. Il mio unico sogno è quello di poterli rivedere, anche per poco, anche per una mezz’oretta, e poter loro parlare, abbracciare, baciare uno a uno, sentire di nuovo le loro voci. Mi mancano.": sono queste le parole di Buoninconti, detenuto attualmente a Verbania.

Il ricorso

All'uomo è stata tolta la patria potestà. I bimbi sono stati affidati ai nonni materni, che sono stati considerati le persone più idonee in questo delicato momento della loro vita, per salvaguardarne lo sviluppo e l'equilibrio. Buoninconti ha fatto ricorso avverso questa decisione. Nell'intervista Buoninconti si pone anche degli interrogativi su cosa viene detto ai suoi figli dai parenti. L'uomo manifesta quindi il timore di venire posto in cattiva luce e continua a dichiararsi estraneo ai fatti contestati.

Elena Ceste un caso ancora irrisolto

Elena Ceste, 37enne madre di famiglia residente a Costigliole D'Asti, era originaria di Torino e sembrava soffrire la vita di provincia anche a causa di un marito molto geloso che ne controllava sistematicamente i movimenti e i comportamenti.

Secondo il racconto di Michele la donna soffriva di disturbi mentali e si batteva spesso le mani sul capo. Ha sempre lasciato perplessi la ricostruzione che vede Elena Ceste uscire di casa non solo senza carpe e senza telefonino ma perfino senza vestiti: uno stato di cose spiegabile solo con uno stato di grave confusione mentale.

Secondo la Difesa si arebbe incamminata da sola verso la zona del canale di scolo e qui sarebbe avvenuto un incidente: Elena Ceste sarebbe scivolata rovinosamente nel canale steso, trovando una morte assurda. Secondo voi una ricostruzione di questo tipo è verosimile? Potete dire la vostra a commento di questo articolo. Per restare informati sulle novità sul caso Elena Ceste potete cliccare sul pulsante "segui" vicino al mio nome in alto.