Francesco Dora, collaboratore della nota rivista settimanale GrandHotel ed esperto della vita di Padre Pio da Pietrelcina, ha fatto visita ultimamente ad Elia Stelluto (80 anni). Stelluto è un fotografo e svolge la sua attività a San Giovanni Rotondo; è molto ammirato e stimato dai suoi compaesani per l'amicizia che aveva con Francesco Forgione (nome da laicodel Frate con le stimmate). L'uomo ha fotografato numerose volte Padre Pio e la maggior parte delle immagini riguardanti San Pioche siamo soliti vedere, sono opera sua. Il signor Stelluto si è offerto di rendere nota a Dora la sua testimonianza circail suo rapporto con il Santo, ecco come ha esordito: "Cominciai a fotografarlo quando avevo 12 anni ed ho continuato a farlo fino alla sua morte".

Ha poi dichiarato: "Mi aveva preso in simpatia ed io ero il solo che poteva fotografarlo in convento, anche a letto malato".

Le numerosefotografie

L'intervista è continuata ed il fotografo Stelluto ha fatto una confessione importante: "Durante una foto con Aldo Moro-ha detto-Padre Pio mi comunicò un presagio". Il Santo di Pietrelcina era stato immortalato sorridente assieme al Presidente del Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana, sorridente, ma quando Moro si allontanò, il frate divenne all'improvviso triste e scuro in volto. Le sue parole furono poche, ma inquietanti e profetiche: "Quanto sangue, quanto sangue". Probabilmente il futuro Santo (canonizzato da Giovanni Paolo II nel 2002) aveva intuito il triste destino del politico, rapito ed ucciso dalla Brigate Rosse diversi anni dopo.

Tornando al signor Stelluto, egli con gioia ed entusiasmo, è solito organizzare delle mostre fotografiche su Padre Pio,raccontando la sua storia alla gente.

Il suo rapporto con Padre Pio

Elia Stellutoè peraltro l'autore dell'oramai celebreimmagine di Padre Pio sorridente. Il suo racconto è proseguito: "Da ragazzino servivo messa per lui-ha affermato-ed una volta mi portai dietro la macchina fotografica.

Mi prese in simpatia e diventai il suo fotografo ufficiale. Mi chiamava 'Guaglione', per me è stato come un padre". L'uomo ha anche parlato di un episodio in cui fece arrabbiare il suo soggetto principale: "Una volta usai il flash-ha continuato-e Padre Pio rimase accecato arrabbiandosi, pensava volessi tendergli una trappola".Stelluto poi ha parlato di una sorta di miracolo ancora impresso in diverse sue foto.

Ha detto: "Il convento era quasi buio, ma i suoi ritratti sembravano fatti alla luce del sole, tanto erano nitidi e luminosi". Padre Pio, si sa, alternava il suo latoburbero, con quello più dolce e amichevole. Scherzava spesso e volentieri con Elia: "A volte scherzava-ha continuato- e mi diceva che lo avevo reso brutto nelle foto".

Preziose testimonianze sulla vita del Frate

Le immagini immortalate dal fotografo sono documenti preziosi che ci testimoniano la vita quotidiana del Santo di Pietrelcina, come quella scattata nel 1959, quando il Frate era a letto ammalato. All'epoca non aveva le forze neanche per dire messa e si vociferava avesse un tumore ai polmoni e che dovesse morire. Padre Pio ora non è più di questo mondo, ma il suo ricordo è vivo e presente più che mai nei cuori e nelle preghiere dei fedeli e dello stesso Elia che mai dimenticherà quel vecchietto che per lui fu un secondo padre ed un grande amico.