La Sardegna una terra particolare, un'isola affascinante e con delle bellezze in grado di lasciarci senza fiato, un vero paradiso che rischia sempre più di rimanere isolata a causa di collegamenti che funzionano male ed in alcuni casi addirittura assenti; insomma una situazione grave e a tratti paradossale che si scontra inevitabilmente con un'epoca nella quale i collegamenti sono sempre più veloci e ultra tecnologici.La Sardegna invece lascia il suo popolo a terra, con politiche aziendali e non solo, a dir poco discutibili.Nel periodo estivo infatti gli aerei a disposizione non sono stati sufficienti per garantire un numero di posti sufficiente ad accontentare le varie richieste, tanto che troppo spesso chi si trovava nella condizione e nell'urgenza di dover partire, generalmente per le destinazioni più battute come Roma e Milano, non trovava posto dovendo rinunciare al viaggio o cercando soluzioni alternative come quella dei voli low cost spesso improbabili.
La situazione dei trasporti, sardi a piedi
I sardi in questo momento vivono con la spada di Damocle della situazione relativa a Meridiana, una compagnia aerea pronta a fare tagli lineari senza pensare a riposizionare i propri dipendenti in una situazione che sia perlomeno consona al proprio servizio e professionalità, lasciando ulteriore spazio a vettori low cost come ad esempio Ryanair.I dipendenti vivono in una situazione fatta di cassa integrazione ed incertezza sul proprio futuro che poco a che vedere con il Jobs Act o con la tanto decantata ripresa economica.
In questo momento il popolo sardo si trova alle prese anche con un'altra questione spinosa, la Saremar, azienda che si occupa di collegare le isole minori presenti in Sardegna con la stessa, ha dichiarato fallimento e più di 100 dipendenti e le relative famiglie sono praticamente in uno stato di disagio al quale pare non ci sia una soluzione plausibile.Isolare gli abitanti delle isole minori dall'isola principale è qualcosa di impensabile, sarebbe come isolare le persone da un popolo già di fatto isolato, che vive da sempre una questione legata all'insularità mai veramente affrontata e risolta nei modi e nei tempi che meriterebbe, visto che parliamo di un popolo che vive una situazione di disagio permanente e che la politica avrebbe, anzi ha, il dovere di risolvere una volta per tutte e non con soluzioni tampone, in grado di rinviare il problema di anno in anno.