Sta succedendo di tutto in questi giorni nella capitale francese. Dopo gli attentati che hanno fatto 129 morti nella notte fra venerdì 13 e sabato 14 novembre, le forze dell'ordine transalpine stanno attualmente setacciando la città in cerca di chi ha progettato le stragi.
Alle 4:30 di questa mattina le "teste di cuoio" francesi hanno fatto irruzione nel quartiere di St. Denis (dove si erge anche lo Stade de France colpito negli assalti di venerdì) alla ricerca di Abdelhamid, ritenuto la mente dei terroristi che hanno messo in ginocchio Parigi. Nel blitz si è fatta esplodere una donna kamikaze, mentre un altro terrorista è stato colpito a morte da un tiratore scelto della polizia francese.
Altre quattro persone sono state arrestate ma al momento non si sa se Abaaoud Abdelhamid sia morto nell'assalto oppure se sia stato arrestato. Secondo le prime ricostruzioni delle forze dell'ordine questi jihadisti avevano intenzione di colpire di nuovo la capitale transalpina ed in particolare la Defense.
Morto un cane-poliziotto nel blitz di St. Denis
L'unica vittima che si registra tra le forze di polizia francese, nel blitz di St. Denis, è un cane-poliziotto di nome Diesel, pastore belga di 8 anni che nell'assalto sarebbe stato colpito da un proiettile dei terroristi. La notizia è stata diramata questa mattina dall'account ufficiale Twitter della polizia transalpina, la quale ha spiegato che dopo essere stato ferito a morte da uno sparo, il cane è tornato indietro per morire vicino al suo collega poliziotto.
Una notizia a dir poco commovente che ci fa capire una volta di più quanto si rischi a fare un lavoro del genere, anche su quattro zampe. L'aiuto che la polizia riceve dai cani, infatti, è fondamentale in situazioni di pericolo, dato che Diesel è uno dei tanti animali sguinzagliati dalle squadre cinofile in queste ore sia in Francia che in Belgio con l'obiettivo di trovare i covi nei quali si sono riuniti i terroristi in questi giorni di cronaca nera. E su Twitter già impazza l'hashtag #RIPDiesel e #PrayForDog.