Sette avvisi di garanzia sono stati notificati nella regione Calabria in seguito alle indagini sui rapporti economici esistenti tra imprenditori e presunti usurai. Questi ultimi effettuavano prestiti con tassi di interesse che si aggiravano intorno al 93 per cento annuo. Inoltre le tre vittime coprivano anche i loro usurai rendendo così ancora più difficile l'identificazione del reato. Vediamo nel dettaglio la ricostruzione delle Fiamme Gialle.

L'usura

Vittime del reato erano alcuni imprenditori che avevano chiesto e ottenuto dei prestiti da restituire poi con gli interessi.

I finanzieri di Lamezia Terme hanno condotto le indagini con astuzia e professionalità ed hanno emesso gli avvisi di garanzia per sette persone di cui quattro indagate per usura ed esercizio abusivo dell'attività creditizia e tre invece per favoreggiamento. Questi tre sono proprio gli imprenditori danneggiati dal rapporto finanziario e avrebbero anche negato la loro condizione agli investigatori delle fiamme gialle. Nonostante ciò, la Guardia di Finanza è riuscita a chiudere l'indagine e ricostruire tutto ciò che stava accadendo. Per giungere al termine dell'indagine è stato necessario anche analizzare tutti i conti correnti dei tre imprenditori e anche quelli delle ditte che erano in evidente crisi economica ma che allo stesso tempo presentavano movimenti bancari molto sospetti.

Ricostruire il caso non è stato semplice anche perché le vittime coprivano i loro presunti usurai. Inoltre per cercare di coprire l'usura erano stati generati dei documenti che alla fine si sono rilevati illegali e fittizi. L'unico obiettivo era quello di rendere credibili le operazioni finanziarie e dunque far credere che quei tassi di interesse fossero legali.

Dopo diverse operazioni, gli agenti della Guardia di Finanza sono riusciti anche a stabilire le quote di tassi di interesse richiesti ed in particolare i tassi erano superiori al 51 per cento annuo con picchi che toccavano anche il 93 per cento. In attesa di ulteriori informazioni vi invitiamo a seguire la vicenda cliccando sul tasto Segui posto in alto accanto al nome dell'autore dell'articolo.