Il carcere di San Pedro in Bolivia è considerato uno dei più violenti al mondo. Sicuramente questo centro di detenzione, che è ubicato tra le montagne della città di La Paz, è molto particolare. La gestione è affidata agli stessi detenuti, non sono presenti guardie all'interno della struttura, ma solo all'esterno, con l'unico compito di non fare scappare i prigionieri. All'interno tutto è organizzato come una piccola cittadina, vi sono anche piccoli negozi e la popolazione carceraria raggiunge le tremila unità nonostante la struttura sia stata prevista per accogliere 500 detenuti.

Organizzazione e traffici illegali

Nella prigione ci sono anche centinaia di bambini, per la maggioranza figli di detenuti, che preferiscono rimanere col genitore piuttosto che vivere abbandonati per strada, già che molti vengono trascurati dalle madri per motivi economici. I detenuti devono pagare per avere un letto e da mangiare, per cui lavorano in cucina e puliscono i vari locali per sostentarsi. Molti però sono ricchi all'interno del carcere, si dedicano alla lavorazione e produzione della cocaina, approfittando della totale assenza di guardie o corrompendone altre. Tra le mura di San Pedro non c'è effettivamente una autorità ufficiale, una cittadella autogestita grazie a tangenti e alla produzione di droga purissima, dove i prigionieri più ricchi hanno il comando.

Chi sbaglia paga senza pietà

L'ordine all'interno di questa mini cittadina viene fatto rispettare dagli stessi detenuti, che sono l'unica autorità presente sul posto. La solidarietà tra i carcerati non manca, soprattutto tra quelli che hanno molto e i più poveri, ma non vengono tollerati abusi di nessun tipo. La presenza di tanti bambini tra le mura della prigione, oltre a molta allegria in passato è stata causa di gravi fatti di sangue.

Una bambina di 12 anni nel 2013 rimase incinta dopo essere stata violentata da un gruppo di prigionieri. Ma lo stupro in carcere può essere fatale per chi lo commette, ci sono alcuni detenuti che hanno il compito di fare giustizia, il più delle volte torturando e uccidendo i colpevoli.