Grazie al miracolo su Matteo Colella (22 anni) all'epoca ancora un bambino, Padre Pio da Pietrelcina (1887-1968) fu ufficialmente canonizzato da Giovanni Paolo II il 16 Giugno del 2002. Francesco Dora, collaboratore della nota rivista GrandHotel, ha intervistato la mamma di Matteo, la signora Maria Lucia Colella (49) la quale ha parlato di suo figlio, che ora studia psicologia e si occupa di bambini autistici, e di comefu salvato dal Frate con le stimmate da una meningite fulminante. Per ringraziare il Santo del miracolo ricevuto, Matteo e Maria Lucia hanno fondato un'associazione di cui vi parleremo meglio in seguito.
Una Onlus in onore di Padre Pio
Ecco la donna come ha iniziato il suo incredibile racconto: "A Gennaio del 2000, il mio bambino si ammalò gravemente, i reni e i polmoni smisero di funzionare e lui entrò in coma. Allora iniziai a pregare il Frate senza sosta, finchè Matteo si svegliò. Mi raccontò che in sogno aveva visto un frate con la barba, il quale gli avrebbe assicurato che sarebbe guarito".Anche il piccolo Matteo fu presente alla canonizzazione di Padre Pio, ebbe inoltre l'onore di vedere e baciare la mano di Karol Wojtyla. Sua madre ha continuato: "Per ringraziare Padre Pio del miracolo ricevuto, ho fondato un'associazione, si chiama 'Il Cireneo Onlus' ed ospita le famiglie dei malati oncologici che non possono permettersi di soggiornare in un albergo".
Il Cireneo può vantare anche un sito ufficiale (Ilcireneo.it). Tale realtà ha referenti in numerose città d'Italia come: Torino, Napoli, Modena, Padova, Taranto, Cosenza, Roma e Catania.
Una storia a lieto fine
Matteo durante la sua degenza in ospedale aveva sofferto molto, ma nella malattia era stato attorniato dall'affetto di numerose persone.
La Onlus Il Cireneoè stata pensata proprio per tutti coloro che soffrono da soli. Quella del figlio di Maria Lucia può ritenersi a tutti gli effetti una guarigione miracolosa, in quanto la meningite (già gravissima di sè) gli aveva provocato una setticemia con tanto di alterazione del sangue e di piaghe su tutto il corpo. I familiari, gli amici e gli operatori di Matteo pregarono con fede sincera e grande forza di volontà: qualcuno da Lassù li ascoltò per fortuna!