Anonymous il famoso gruppo di Hackers mascherati continua la sua battaglia contro l’Isis. Già subito dopo gli attacchi di Parigi del 13 novembre scorso, il collettivo anarchico ormai celebre in tutto il mondo, aveva dichiarato guerra ai terroristi islamici, promettendo, con un video postato in rete, una vera e propria battaglia informatica con obiettivo ultimo quello di smascherare e oscurare i profili social degli Jihadisti. Adesso con un nuovo video dichiarano di essere vicini più che mai ai pezzi grossi del terrorismo.

'Stiamo arrivando sempre più vicini ai tuoi padroni'

In queste ultime ore Anonymous ha postato in rete un nuovo video, sempre in stile giornalistico, dove un rappresentante del collettivo parla indossando come di consueto la maschera di Guy Fawkes , militare e cospiratore inglese del ‘500 simbolo di ribellione. Il video è stato tradotto in molte lingue, tra queste anche l’italiano e annuncia: “Sappiamo che ci temete, sappiamo che vi nascondete come topi in trappola. E non ci fermeremo. Stiamo arrivando sempre più vicino ai tuoi padroni". Il filmato è stato diffuso, diventando subito virale, dall’acccount Twitter OpParisOfficial, profilo nato proprio all’indomani degli attacchi in Francia.

La guerra social all’Isis

Proprio su OpParisOfficial gli hackers di Anonymous avevano dichiarato di poter rintracciare in rete i profili social dei terroristi cercando così di carpirne i futuri progetti di morte e oscurando gli account per impedire loro di comunicare.

Compito estremamente arduo, visto che come si è poi scoperto nei giorni passati, perfino il profilo della BBC e quello di Barack Obama sono finiti nella lista nera di Anonymous, probabilmente a causa dei riferimenti al terrorismo - in questo caso a puro scopo giornalistico – contenuti nei suddetti profili. Sicuramente questa notizia non ha fatto una bella pubblicità al piano di Anonymous, ma loro comunque dichiarano di avere oscurato ben 12mila account jihadisti in soli 15 giorni.

Gli hackers contro chi finanzia il terrorismo

Anonymous ha spostato la sua attenzione anche a chi ha fatto e continua a fare affari con lo Stato Islamico, probabilmente con l'intenzione di capire chi finanzia i terroristi. Sono di poche ore fa ad esempio le dichiarazioni di Vladimir Putin che accusa la Turchia di acquistare petrolio proprio dall’Isis, anche se, visto le tensioni tra le due nazioni, bisogna essere cauti sulla veridicità di tali affermazioni.

Sicuramente ci sono nazioni per così dire “occidentali” che, in passato e forse tutt'oggi, continuano, vista la quantità di denaro in gioco, a commerciare con il male.

Isis minaccia di morte Anonymous

Ovviamente i rappresentanti dell’Isis non se ne stanno con le mani in mano di fronte a certe dichiarazioni di guerra e hanno proclamato anche loro l’intenzione di eliminare Anonymous. Il collettivo anarchico difatti ha ricevuto minacce di morte, anche se come sappiamo difendono molto bene il loro anonimato e nel loro ultimo video dichiarano: “ Anonymous è una legione solida che agisce in tutto il mondo per il bene dei propri fratelli offesi nei loro diritti umani, calpestati da vigliacchi criminali. Sappiamo che ci temete, sappiamo che vi nascondete come topi in trappola: ricordate che OpParis non si fermerà”.