È forse giunto a una conclusione il vero e proprio giallo relativo alla scomparsa di Ylenia Carrisi, figlia di Albano e Romina, due artisti conosciuti in tutto il mondo. Non è di Ylenia Carrisi il cadavere trovato in Florida: è questo il risultato finale emerso dall'esame del codice genetico effettuato in America su un cadavere di donna con un'età simile a quella di Ylenia all'epoca dei fatti. Il corpo è stato rinvenuto in un bosco di Hunt con un vestito molto simile ai tipici camicioni a fiori indossati sia da Ylenia che da Romina Power, il quale aveva rappresentato un indizio che aveva fatto pensare ad Ylenia Carrisi.

La ragazza, prima di sparire, secondo alcune testimonianze aveva dichiarato di essere intenzionata a raggiungere la Florida con l'autostop.

Secondo il ragionamento investigativo fatto da un detective americano poteva trattarsi della ragazza scomparsa nell'ormai lontano Capodanno 1994, che durante il suo viaggio "on the road" negli Stati Uniti si faceva chiamare Suzanne. A dare la notizia dell'esito degli accertamenti è stato un agente speciale di nome Dennis Haley, in una recente puntata della trasmissione Rai “Chi l’ha visto?” molto seguita, anche perché in questo periodo sono davvero molti i casi trattati di notevole interesse.

Correlazione

Si è così appreso un particolare finora non noto e cioè che erano stati i telespettatori di un'emittente americana a mettere in relazione un fatto di cronaca con il caso di Ylenia Carrisi, dopo la confessione di un serial killer attualmente in carcere per scontare l'ergastolo.

Romina e Albano non si erano certo tirati indietro per appurare la verità. La madre non ha mai accettato l'idea che la figlia sia morta e del resto la prova di questo, al di là di alcune bizzarre testimonianze, non c'è mai stata. Anche questa vicenda, in fondo, dimostra che è lecito sperare, visto che l'inchiesta ha provato che la vittima di Keith Hunter Jesperson - questo il nome del killer in carcere, ex camionista - non era Ylenia.

Happy Face

Nei giorni scorsi la figlia di Jesperson aveva ricordato alcuni particolari inquietanti relativi a suo padre. Gli investigatori lo conoscono col soprannome di "Happy Face" ovvero Faccia che ride in quanto era solito firmarsi con l'immagine di una "faccetta sorridente" simile a uno Smile. Va rammentato che nell'anno 2014 il Tribunale di Brindisi aveva dichiarato la morte presunta di Ylenia, in quanto è questa la procedura prevista dalle leggi vigenti decorso un certo periodo di tempo.

Nelle scorse settimane un'angosciata Romina Power aveva invocato una sorta di "silenzio stampa" su tale vicenda, comprensibilmente turbata e infastidita dall'inevitabile risalto dato ad esso dai media. Ricordiamo infine che Ylenia Maria Sole Carrisi (questo il suo nome completo) è scomparsa il 31 dicembre 1993. Poche ore prima aveva parlato al telefono coi genitori per l'ultima volta.