A differenza dell'Isis che, dopo aver occupato parte del territorio irakeno, si autofinanzia con i ricavati dei pozzi di petrolio, Boko Haram controlla attualmente i territori a Nord della Nigeria, i più poveri del Paese, ed ha dunque un potenziale finanziario inferiore rispetto al califfato. Il patrimonio a disposizione dei jihadisti nigeriani è di poco inferiore ai 25 milioni di dollari e le forme di finanziamento sono quelle tradizionali del mercato dell'avorio, ricavato dalle zanne di elefante che viene scambiato con armi e denaro, ma anche del contrabbando di derrate alimentari.

Nel primo caso sarebbero migliaia gli elefanti cacciati ed uccisi dai miliziani, soprattutto in Camerun.

Falsa beneficenza

Un business venuto alla luce negli anni recenti, in particolare nel Regno Unito, è quello della finta beneficenza. Sono state infatti denunciate alcune presunte organizzazioni umanitarie che in realtà raccoglievano fondi per sostenere la causa di Boko Haram. L’abile stratagemma venne denunciato nel 2012 da David Alton, componente della Camera dei Lord.