A proporre quelle obbligazioni a Luigino D'Angeloè stato lui, Marcello Benedetti, ex impiegato di Banca Etruria che a Repubblica dice "se fossi stato una persona che rispettava le regole non gli avrei fatto fare quel tipo di investimento". Benedetti è stato licenziato un anno fa per motivi non legati ai fatti emersi negli ultimi giorni. Luigino, dice Marcello, fu uno dei primi clienti a lanciarsi nell'acquisto di obbligazioni subordinate.

Gli impiegati di Banca Etruria dovevano convincere i clienti ad acquistare i prodotti della banca e raggiungere determinati obiettivi pena richiami, talvolta da parte del direttore stesso.

Questo quello che emerge dall'intervista rilasciata a Repubblica da Marcello Benedetti. E i clienti? Firmavano un primo questionario in cui si parlava di rischio minimo, spiega Benedetti, che poi si trasformava in alto rischio nei carteggi successivi. Luigino, continua l'ex impiegato di Banca Etruria, era uno dei clienti più diffidenti: per questo non fu facile convincerlo a lanciarsi nell'operazione d'acquisto.