“Nessuno ci ridarà i nostri figli ma almeno la sentenza di oggi è un piccolo passo in avanti”. Dieci anni e quattro mesi di carcere per Gianni Paciello. Il ventiduenne originario di Sassano, paese in provincia di Salerno, travolse con la propria Bmw quattro giovani tra cui il fratello (Luigi) davanti al Bar New Club 2000 di Sassano. Il giudice ha mostrato maggiore severità rispetto alla richiesta del pubblico ministero, Francesca Fresh, che si era fermata ad otto anni facendo storcere i genitori delle vittime ed i legali parte civile (l’avvocato Vita aveva chiesto 15 anni di carcere).

Una sentenza che fa discutere

Ma a far discutere non è soltanto la durata della condanna per omicidio colposo plurimo. Il giudice, tra le pene accessorie, ha stabilito che Paciello tra cinque anni potrà tornare alla guida di un auto. Nello specifico la revoca è stata disposta per quattro anni per omicidio colposo plurimo ed un anno per guida in stato di ebbrezza. E qui torna, prepotentemente, d’attualità la riforma sull’omicidio stradale. Gianni Paciello, che già prima dell’incidente del 28 settembre 2014 aveva dimostrato spregiudicatezza alla guida, potrà tornare al volante di un auto. Un verdetto che fa rabbrividire ma, dall’altra parte, la pena massima applicabile in assenza degli strumenti necessari per applicare una condanna più dura come l’inidoneità perpetua a guidare un autoveicolo.

In attesa di un cambio radicale degli scenari resta il dolore di una famiglia segnata da quanto accaduto in quella maledetta domenica di settembre.

Genitori in lacrime

“Questa sentenza di certo non servirà però a far ritornare in vita i nostri angeli. Il dolore si rinnova ogni giorno e resterà per sempre”. Inconsolabile Lina Femminella, mamma di Nicola e Giovanni travolti dall’auto guidata da Gianni Piaciello, che ogni giorno ricorda i suoi angeli in un post.

Analogo stato d’animo vive anche la famiglia di Daniele Paciello. Ma del resto come ha riferito il procuratore di Lagonegro, Vittorio Russo, si è trattata di una “strage incredibile, incomprensibile ed inaccettabile”.