Gli autovelox sono degli importanti strumenti in dotazione alle Forze dell'Ordine per la rilevazione del superamento dei limiti di velocità e con il passare del tempo, gli apparecchi sono diventati sempre più complessi con un aumento esponenziale del numero delle multe.La critica principale rivolta a questo strumento riguarda l'utilizzo che ne è stato fatto: infatti questi apparecchi sono stati impiegati soprattutto in maniera repressiva e non in modo deterrente dissuadendo i conducenti di autovetture con le opportune segnalazioni.Spesso gli autovelox risultano non essere tarati, oppure posizionati in maniera poco visibile per gli automobilisti.
La sentenza del Tribunale di Caltanissetta
Proprio in relazione alle criticità emerse nell'utilizzo dell'autovelox arriva la sentenza del Tribunale di Caltanissetta dello scorso 25 novembre del 2015, una notizia che, di certo, non farà molto piacere ai conducenti delle automobili.Infatti, stando a quanto stabilito dal Tribunale, la multa per eccesso di velocità è legittima anche se l'apparecchio non è visibile. E' necessario, però, che sia esposto il regolare cartello segnaletico che avvisa la presenza dell'autovelox, con la comune scritta “controllo elettronico della velocità”.Questo vuol dire che qualora dietro un vicolo si nasconda una volante della Polizia o dei Vigili con apparecchio mobile, la multa per i malcapitati conducenti sarà valida.
Alcuni suggerimenti per gli automobilisti
Vista la situazione, è opportuno per gli automobilisti prestare la massima attenzione per evitare di incappare nel pagamento di multe.Inoltre va ricordato che, come già precisato dalla Corte Costituzionale, gli strumenti devono essere tarati, in assenza della taratura la multa è nulla.Va ricordato poi che, sempre come prevede la legge, l'autovelox deve essere segnalato con adeguato anticipo rispetto a dove verrà rilevata la velocità.Per di più, con una circolare del Ministero degli Interni si è precisato che la distanza minima tra la segnaletica stradale e l'autovelox debba essere almeno di 400 metri, una distanza inferiore renderebbe concreta la possibilità di annullare la multa davanti al Giudice di Pace.