Salto di qualità per gli artificieri dell'Isis, il gruppo di terroristi di stampo islamico. Secondo quanto mostra un "video d'istruzione" divulgato dalla britannica Sky News, gli addetti alle munizionidi Abu Bakr al Baghdadi hanno rimesso in funzionevecchi missili portatili antiaerei, rubati dall'arsenale diMuammar Gheddafi. I cosiddetti "uomini bomba" sono riusciti in tale impresa, riattivando e sostituendo la batteriadei sistemi di ricerca del calore delle vecchie armi.
Il video era all'interno di una chiavetta USB scoperta addosso ad un terrorista della jihad.
L'uomo cercava di fuggire versoil confine tra la Siria e la Turchia, forse per fare ritorno nella propria casa. Questi missili non sono in grado di abbattere nessuno degli aerei da guerra chemirano a colpire le basi del Califfatoin Siria o in Iraq, perché piuttosto vecchie. Purtroppo però, non si può dire lo stesso per gli aerei di linea!
Gli esperti spiegano che questi caccia-bombardieri sono attrezzati di flare(razzi incendiari). Si tratta diuna particolare contromisura di difesa capace di ingannareil sistema dei missili a ricerca di calore, in quanto rilasciano una fiammata al momento dell'espulsione. Un aereo di linea, privo di protezioni, potrebbe essere centrato in pieno al momento del decollo, se tali armi venissero trasportate in Europa o in qualsiasi parte del mondo.
L'aereo potrebbe essere abbattuto in qualsiasi aeroporto, quando i suoi motori e la sua traccia di calore raggiungono il massimo della loro potenza. Come dimostrato nel 2002, sono dotati di tali contromisure soltanto gli aerei di lineadella compagnia israeliana El-Al cheal Qaeda tentò di abbatteretramite un missile antiaereospalleggiabile a ricerca di calore.
Il video di Sky News mostra anche come i tecnici jihadisti sono riusciti ad affinare auto robot, ovvero dei mezzi comandabili anche a distanza. L'azione viene compiuta tramite un meccanismo rudimentale capace di azionare i freni e i pedali dell'acceleratore. Queste auto, dopo essere state riempite di esplosivi, possono essere puntate contro obiettivi sensibili per annientarli. Secondo quanto pensano i servizi dell'Intelligence, probabilmente i terroristi islamici preferiscono preservare i kamikaze per missioni più rilevanti.